Mentre la lava continua ad avanzare tra la neve che copre l’Etna, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo osserva che la colata iniziata nella notte tra il 27 ed il 28 novembre ha tracimato la Valle del Leone. Le bocche effusive che generano la lava si sono aperte. Ora sono dirette verso la Valle di Bove. Per adesso raggiungono un chilometro di lunghezza e si trovano a 2.600 metri sul livello del mare.
La fase eruttiva attuale è circoscritta alla zona sommitale e non crea problemi all’operatività dell’aeroporto internazionale “Vincenzo Bellini”, con sede a Catania.
L’Etna è considerato il vulcano attivo più alto d’Europa (3.357 metri), anche se il Teide, che si trova sull’Isola canaria di Tenerife, ha un’altezza di 3.715 metri. Anche se il vulcano spagnolo è ancora attivo, alcuni non considerano l’attività vulcanica rilevante poiché non si registrano eruzioni dal 1909.
Lo stesso istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia del capoluogo Etneo ha diramato una comunicazione per aggiornare la situazione del flusso lavico del vulcano di Stromboli. Stanti i dati dell’apparecchiatura sismica, l’alimentazione del flusso lavico sarebbe diminuita e la colata sarebbe in raffreddamento. L’attività esplosiva ordinaria continua accoppiata ad attività di spattering nell’area craterica Nord. Dal punto di vista sismico non vi sarebbero variazioni significative.