#Sprecozero, una iniziativa contro lo spreco alimentare

Il cibo tra chi ne ha troppo e chi soffre la fame

Lo spreco alimentare è ancora molto, troppo, diffuso soprattutto nel quotidiano; non ci accorgiamo infatti che stiamo buttando via alimenti che potrebbero essere consumati tranquillamente se solo fossimo più lungimiranti.

Sono ben 37 i chilogrammi di cibo a testa che ogni anno finiscono nella spazzatura e quindi importante imparare a comprare meglio e in quantità più limitate; è molto importante imparare a stare lontani da offerte e promozioni che spingono ad acquistare in maniera eccessiva. Questo è all’origine dello spreco alimentare nei Paesi più ricchi mentre nei Paesi più poveri milioni di persone muoiono perché non hanno tutto il cibo che consentirebbe loro di sopravvivere.

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Last minute market

Andrea Segrè, professore dell’Università di Bologna, ha fondato Last minute market con l’obiettivo di risparmiare e fare meno sprechi possibile. Tutti i cibi che dovrebbero essere buttati vengono invece donati a Last minute market che a sua volta li usa per darli ai meno fortunati, alle mense e a tutte quelle associazioni che si occupano di solidarietà,

Del resto Segrè è molto chiaro quando dice che non possiamo continuare così; è una questione soprattutto etica perché aiuta a distribuire meglio il cibo tra chi ne ha in abbondanza e chi invece ne ha troppo poco. Imparare a fare la spesa meglio è solo uno dei comportamenti che possiamo mettere in atto per distribuire il cibo in modo più equilibrato e più sano.

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#sprecozero e #famezero

Ecco una lista di comportamenti che tutti possiamo mettere in pratica per evitare lo spreco e la fame.

1. Acquistare solo ciò che serve veramente senza cedere alle sirene del marketing.
2. Prediligere alimenti locali e di stagione basati sulla Dieta Mediterranea.
3. Leggere e capire bene etichette e scadenze.
4. Usare frigo, freezer e dispensa per conservare gli alimenti e non per stiparli alla rinfusa.
5. Cucinare quanto basta, ma se avanza condividere con i vicini o riciclare tutto il giorno dopo.
6. Far in modo che il bidone della spazzatura sia vuoto, differenziando tutti i rifiuti (anche quelli non alimentari).
7. Al ristorante chiedere di riportare a casa ciò che non viene mangiato.
8. Riconoscere che il cibo ha un valore non solo per il nostro portafoglio ma anche per la nostra salute.
9. Chiedere che l’educazione alimentare e quella ambientale rientrino nelle nostre scuole come parte dell’educazione alla cittadinanza.
10. Mangiare è un atto di giustizia e di civismo: verso sé stessi, verso gli altri, verso il mondo.

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