Studenti occupano l’Università Orientale di Napoli in sostegno alla Palestina

il Rettore Tottoli: atto di violenza nei confronti dell'Ateneo

Un gruppo di studenti ha occupato per protesta l‘Università Orientale di Napoli per manifestare il proprio sostegno alla causa palestinesi. Un gruppo di occupanti ha esposto uno striscione che recita “fino alla vittoria“.

Tramite un lungo comunicato che vi riportiamo integralmente, gli studenti hanno fatto sapere che:

Il nostro è un atto che ha la finalità di riaprire il dibattito anche all’interno dell’università e far prendere posizione questa istituzione. Sappiamo che il nostro ateneo, come altri nel resto del paese, intrattengono rapporti di partnerariato e scambio di ricerche con le università israeliane e l’apparato militare-industriale italiano. Non vogliamo studiare in un’università che si rende complice di ciò che sta facendo un governo coloniale e criminale come quello israeliano“. 

Gli studenti pretendono che l’università, nella figura del rettore Tottoli, si esponga pubblicamente a sostegno del popolo palestinese e per un cessate il fuoco immediato; che l’università riconosca pubblicamente il genocidio della popolazione palestinese di cui è responsabile il governo israeliano. E ancora, che l’università condanni pubblicamente le gravi violazioni dei diritti umani e i crimini di guerra commessi dal governo di Israele. Inoltre gli studendi pretendono che cessino gli accordi tra L’Orientale e le università israeliane, in quanto complici del regime di oppressione coloniale di insediamento e di apartheid, di gravi violazioni di diritti umani, compreso lo sviluppo di armamenti e di dottrine militari.

Intanto l’ufficio stampa della facoltà ha dichiarato che questa mattina alle ore 7.30 un gruppo di persone incappucciate è entrato nella sede di palazzo Giusso dell’Università degli studi di Napoli L’Orientale, ha fatto uscire il personale e si è barricato dentro la struttura.

Il rettore Tottoli ha condannato fermamente la protesta bollandola come un vero e proprio atto di violenza perpetrato nei confronti non solo dell’Ateneo ma della democrazia e delle istituzioni.