Terni: appicca un incendio in carcere e muore

Era detenuto per reati connessi agli stupefacenti

Ieri 30 maggio, un detenuto del carcere di Terni, ha appiccato un incendio all’interno della cella di accoglienza. L’uomo di origine marocchine e di 35 anni è morto soffocato dal fumo sprigionato dal rogo. Sono stati immediati i soccorsi degli operatori della casa circondariale di vocabolo Sabbione. Il fumo ha raggiunto anche le celle degli altri carcerati: diverse le persone intossicate ma che hanno riportato conseguenze meno gravi.

Al momento sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta interna da parte della direzione della struttura di reclusione e una da parte della procura della Repubblica di Terni. “L’uomo deceduto è uno straniero, con problemi psichiatrici, che ha dato fuoco a tutto quello che aveva in cella ed in pochissimo tempo è stato sopraffatto dalla fiamme e dal denso fumo nero che si è propagato”, fa sapere il Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe) aggiungendo che “a fatica i poliziotti sono riusciti a intervenire, rimanendo anche intossicati, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare”.

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L’intervento del segretario nazionale per l’Umbria del Sappe

“Non vi erano avvisaglie che il detenuto avrebbe potuto compiere l’insano gesto”, hanno aggiunto. Fabrizio Bonino, segretario nazionale per l’Umbria del Sappe, ha commentato: “Un uomo che perde la vita durante la detenzione è sempre una sconfitta per lo Stato: e questo nonostante il personale di polizia penitenziaria abbia fatto di tutto per evitarlo”.