Ieri 9 marzo, due forti scosse di terremoto hanno turbato il territorio umbro. Una di magnitudo 4.3 è stata registrata intorno alle 14; la seconda di magnitudo 4.6 si è avvertita intorno alle 20. Gli abitanti di Umbertide, epicentro dell’evento sismico, hanno vissuto per ore nel terrore. Questa mattina nel conteggio sono stati individuati circa 200 cittadini sfollati, che hanno trascorso la notte, tra Umbertide e Perugia, nei centri di accoglienza disposti dai Comuni. A Umbertide sono stati allestiti tre diversi punti di rifugio, nel capoluogo, a Pierantonio e a Pian d’Assino.
A Perugia invece il punto di accoglienza è stato realizzato nel Cva della frazione di Sant’Orfeto, al confine con Umbertide. Secondo le prime indagini, il terremoto non ha provocato gravi danni strutturali. Tuttavia, sono visibili molte crepe nei muri e sono stati registrati alcuni crolli di edifici che erano già pericolanti. Inoltre, le scosse hanno spostato la sommità del campanile della piazza di Pierantonio.
30 persone evacuate per danni alle abitazioni
Circa 30 abitanti, infatti, sono stati evacuati a causa dei danni riportati dalle loro abitazioni. 60 hanno dormito in due palestre di Umbertide e nella frazione di Pierantonio. Mentre altri 70 a Sant’Orfeto, località del comune di Perugia al confine con l’area epicentro del sisma.