Trafficante tunisino alla Meloni: “Ho 30 barche pronte”

Il prezzo richiesto ai clienti dipende sempre dal servizio fornito

Al vertice di una delle organizzazioni mafiose che organizzano i passaggi illegali dei migranti verso il Mediterraneo, c’è M.B. Ad intervistarlo, un inviato di La Repubblica, che gli ha chiesto di spiegare come funziona il suo business. L’uomo di 29 anni, uno dei passeur più importanti di Sfax in Tunisia, ha iniziato a parlare della sua attività come un’agenzia di viaggi illegale. “Sono originario delle isole Kerkennah”, ha spiegato. Ho iniziato dal basso, cinque anni fa”

“Partecipavo all’organizzazione dei viaggi, ma non sono stato mai scafista. I clienti erano contenti, mi sono fatto un nome e poi un gruzzolo. Ho iniziato a investire nelle trasferte”. Inoltre, ha spiegato che in Tunisia la gente è come strozzata: impedirgli di partire significherebbe ucciderli subito. “Ormai qui siamo a un punto di non ritorno. Ad agosto ho già trenta viaggi completi e pronti a partire. La Meloni si deve rassegnare”, ha aggiunto.

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Il prezzo richiesto ai clienti dipende sempre dal servizio fornito

M.B ha riferito che il prezzo richiesto ai clienti dipende sempre dal servizio fornito. Sono 2500-3000 dinari (740-880 euro) su una barca di legno con più di cinquanta persone a bordo. Chi, invece, ha la possibilità di pagare 7000-8000 andrà nella stessa imbarcazione, ma solo con una trentina di migranti e due motori invece di uno, nel caso il primo subisca qualche guasto. 

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