Ucciso e poi dato alle fiamme: arrestati 3 familiari

L'omicidio è legato a dinamiche familiari: sembrerebbe all'affido di una bambina

E’ accaduto il 14 gennaio 2023 in una zona boschiva a Morsella di Pavia. Il corpo di un uomo egiziano di 44 anni era stato ritrovato a bordo di un’auto senza vita e carbonizzato. Oggi 21 febbraio, dopo più di un mese dall’accaduto, la vicenda ha dei nuovi risvolti: i Carabinieri hanno messo in manette due fratelli e il compagno di una loro sorella con l’accusa di averlo ucciso.

Le Forze dell’Ordine del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Pavia hanno eseguito una ordinanza applicativa di custodia cautelare in carcere nei confronti di Massimo e Claudio Rondinelli e Luigi D’Alessandro. La vittima, Mohamed Mohamed Ibrahim Mansour, sarebbe stata uccisa a causa di alcune problematiche familiari. Secondo le ricostruzioni, l’uomo voleva che gli venisse intestata una proprietà, in modo che potesse chiedere l’affidamento della figlia avuta con una delle sorelle quando lei aveva 15 anni.

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Hanno sferrato almeno tre colpi di fucile da caccia calibro 12 e un colpo di pistola calibro 9

Secondo quanto emerge da un’accurata attività d’indagine e dalle analisi dei dati di traffico telefonico e telematico, le persone arrestate, appartenenti tutte allo stesso nucleo familiare, nella serata del giorno 11 gennaio 2023 avrebbero teso un vero e proprio agguato a Mohamed Mohamed Ibrahim Mansour, mentre lui si trovava in un capannone industriale a Cassolnovo, che utilizzava per scopi agricoli e come dimora. A uccidere l’uomo almeno tre colpi di fucile da caccia calibro 12 e un colpo di pistola calibro 9. Infine, il corpo è stato dato alle fiamme.