Una fidanzata per i fascio-comunisti

Le ideologie sono morte e sepolte da anni. Nonostante ciò, è però possibile osservare in piazza i soliti quattro fascio-comunisti che perdono tempo vestiti di nero e di rosso.

Trattare di fascismo e comunismo nel 2019 è totalmente anacronistico, ma proprio per questo motivo sentono tutti la necessità di farlo. Salendo sulla macchina del tempo, si avrebbe l’opportunità di osservare le impronte lasciate sul selciato della storia dai nostri predecessori e proprio da lì, magari, apprendere anche qualcosa. In primo luogo, si imparerebbe che il passato è quasi solo rimpianto, malinconica e rimorso; in secondo luogo, che il passato è passato e non torna più; ed infine, che il futuro è invisibile, il presente ci scivola dalle mani e il passato rappresenta una subdola ombra su di essi. Ieri, oggi e domani. In questa noiosa maniera si perpetua all’infinito la tragica commedia umana.

Come l’acqua, che prende la forma del bicchiere, così anche l’ombra del passato cambia linea e si riaffaccia per disturbare. Le ideologie sono morte e sepolte, troppo lontane negli anni. Di queste rimangono solo i fragili fantasmi senza vita. Bisogna dunque chiamare le cose con il nome giusto: i nuovi fascisti non sono fascisti, bensì persone incattivite gonfie di rabbia e sogni infranti; in parallelo, l’anti-fascismo è invece una lunga e pallosa sbornia politicamente corretta uguale e contraria a ciò che pensa di combattere. Messe una di fianco all’altra sono semplici e temibili armi di distrazione di massa da tutto ciò che va male in Italia (cioè quasi tutto).

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Sia le “Sardine” che le destre di piazza sono ciò che sono, nulla di più e nulla di meno. Cioè manifestazioni vecchie, tristi, sciupate e dimagrite. Tralasciando i miseri ed inconsapevoli nostalgici, si faccia focus sui loro omologhi. Già il nome necessita di una sincera riflessione: Sardine (!). Nessuno con un minimo di sale in zucca sceglierebbe mai un biglietto da visita così infantile. Facendo però lo sforzo di ragionare, un movimento di protesta (protesta!) che si presenta in questo modo può significare solamente due cose: essere dei soldatini telecomandati (dal PD?) oppure essere ancora in 3^ elementare. In Sud America i rivoltosi sono i “Desaparecidos” (gli scomparsi). In Francia ci sono i “Gilet gialli”. I membri della banda motociclistica più famosa del mondo si chiamano “Hells Angels” (gli angeli dell’inferno). I Rolling Stones sono le “pietre rotolanti”, non le “Sogliole” e tantomeno le “Fate Turchine”. Chi ha scelto il nome era giusto in 3^ elementare, massimo in 4^. Pensare di veicolare il consenso con questa premessa è ridicolo. Sotto queste bandiere rosse e nere si danno poi appuntamento donne e uomini che, dulcis in fundo, sfondano i timpani con quei soliti inni passati di moda. Gli uomini malati di ideologie sono persone già postume in vita. Come un film senza trama o una sigaretta senza nicotina. L’immagine di questi mezzi attivisti in cerca d’autore con braccia tese e pugni alzati è davvero straziante.

Come sempre, la risposta a questo tormento è univoca ed eterna: la fidanzata. Trovare una ragazza, un impegno o una passione a quest’illusi fascio-comunisti cancellerebbe in mezzo minuto, da cima a fondo, ogni perdita di tempo e qualsiasi manifestazione pilotata spacciata per vera. Quando invece è solamente utilizzata come arma acchiappa-consensi.

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Riccardo Chiossi