Scene di (stra)ordinaria quotidianità nell’era della pandemia. Una donna in piedi sul tettuccio della sua auto per salutare la mamma ricoverata per covid-19. È rimasta per ore in piedi sul tetto della propria auto nella speranza di poter salutare la mamma.
È avvenuto a Como, di fronte all’ospedale Valduce. La scena è stata immortalata in uno scatto da un residente, che ha poi condiviso la foto sui social. “Una ragazza che da stamattina provava a salutare la sua mamma” si legge nel post. “Si disperava perché non riusciva a vederla ma senza demordere. Qui sopra il tetto della sua auto che prova ancora a farsi riconoscere.”
Salvatore Amura, l’uomo che ha scattato la foto, ha spiegato che scene del genere sono piuttosto frequenti. Per i familiari è spesso dura non poter vedere i propri cari: “Capita spesso vedere familiari e amici che cercano di salutare i propri parenti, fargli sentire una vicinanza, la presenza degli affetti, anche per ore senza successo”.
Ma la presenza ingombrante delle restrizioni, che noi conosciamo bene solitamente dal marzo di quest’anno, è invece amica di lunga data, dal novembre 2018, per un paesino frazione del comune di Curiglia in provincia di Varese, che è isolato dal resto del mondo dal novembre 2018 a causa della chiusura della funivia. L’unico accesso è un sentiero, percorso regolarmente dai carabinieri per portare posta, viveri e medicinali agli abitanti del borgo.
Gli abitanti che hanno fatto una raccolta firme per far riaprire la funivia, chiusa da quando la morte accidentale del custode ha fatto aprire un’inchiesta sui possibili rischi legati alla sicurezza dell’impianto, non ha ancora visto la fine.