Uomo dá un calcio a bimbo immigrato di 3 anni, incredibile il motivo

I passanti hanno descritto una scena raccapricciante

Cosenza –  Un bambino immigrato è stato preso a calci martedì scorso intorno alle 19 da un uomo italiano per un futile motivo, ma solo oggi è stato raccontato e diffuso il fatto.

L’accaduto ha avuto luogo in via Macallè, una traversa del corso Mazzini.  Il bimbo, di origini nordafricane, è stato colpito all’addome per essersi avvicinato al figlio del suo aggressore che stava nel passeggino e per avergli fatto una carezza.

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Un passante, dopo aver assistito all’accaduto, ha sporto denuncia presso la polizia, dopo aver chiamato anche i soccorsi. Fortunatamente per il piccolo non ci sono state gravi conseguenze, a parte la mancanza di respiro per pochi istanti, probabilmente dovuto allo spavento. Sul caso indagano gli inquirenti della questura di Cosenza, grazie alle immagini provenienti dalla telecamere situate nella zona. Lo scopo è quello di ricostruire fedelmente l’accaduto e identificare l’aggressore del bambino.

Le testimonianze: “fatto raccapricciante”

Secondo quanto raccontato da alcuni testimoni, il bambino, di circa 3 anni, con i suoi fratelli stava aspettando il suo turno dal dentista ed era uscito un attimo per ingannare l’attesa. “è stata una scena raccapricciante, ho visto il bambino fare un salto di circa due metri” raccontano alcuni testimoni, e ancora: “un uomo non può sferrare un calcio ad un bambino di soli 3 anni perché ha un colore diverso dal suo”.

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Una ragazza ha invitato coloro che hanno assistito alla scena a denunciare il fatto alla polizia. Inoltre, si è mostrata disponibile a supportare la mamma del piccolo durante un processo, qualora si riuscisse ad identificare l’uomo colpevole dell’ignobile gesto.

Sindaco di Cosenza: “sono indignato e sconcertato”

Mario Occhiuto, primo cittadino di Cosenza, ha dichiarato di essere indignato e sconcertato dall’accaduto. “Qualsiasi sia stato il motivo del folle gesto, si tratta di un gesto gravissimo che non può passare sottaciuto e non trova alcuna giustificazione” ha commentato Occhiuto.

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Non possiamo assolutamente tollerare l’odio inconsulto e cruento, specie quando la vittima è un bimbo piccolissimo e specie se tale violenza si verifica a Cosenza, storicamente città di inclusione e accoglienza” ha concluso il sindaco.

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