Una notte da incubo che per fortuna lo scialpinista che risultava disperso da ieri in Val Badia potrà raccontare.
L’uomo, un 55enne di Rovigo, era partito ieri mattina per un’escursione sulle Dolomiti. Soggiornava con suo figlio presso il Camping Sass Dlacia a San Cassiano (BZ), dove sarebbe dovuto rientrare dopo la gita. Non vedendo arrivare il padre in serata, irraggiungibile via cellulare, il ragazzo ha dato l’allarme.
Le operazioni di ricerca sono partite subito. Il Soccorso Alpino e i Carabinieri con il supporto di un elicottero hanno iniziato a cercare l’uomo con l’aiuto dell’Arva, l’apparecchio elettronico usato per i ritrovamenti sotto le valanghe. Arrivato il buio, i soccorsi sono stati rimandati alla mattinata di oggi, 27 gennaio.
Le ricerche si sono concentrate sul gruppo delle Conturines, nelle Dolomiti Orientali di Badia, dove sarebbe stato tracciato per l’ultima volta il segnale telefonico dello scialpinista. Il pericolo valanga nella zona era elevato (grado 3 di 5).
Finalmente, verso le ore 11.30 il 55enne è stato localizzato dall’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites. Si trovava parzialmente sepolto sotto una valanga, ma era vivo. L’uomo è stato trasportato d’urgenza all’ospedale San Maurizio di Bolzano. Al momento non sono state rese note le sue condizioni di salute.
Le temperature in montagna sono state rigide durante la notte. La stazione meteorologica Braies Alpe Cavallo, a 2.340 metri, ha registrato una minima di -10 gradi.