Vannacci espulso dalla posizione di comando a seguito del suo libro omofobo e sessista

Il controverso libro del generale Vannacci celebra l'odio e denigra le minoranze. I commenti: "Il contenuto è inaccettabile.

Il generale Roberto Vannacci è stato rimosso dal suo incarico di capitano presso l’Istituto Geografico Militare. Dopo l’indignazione suscitata dai contenuti sessisti, omofobi e razzisti presenti nel suo libro (pubblicato autonomamente), è giunta la decisione dall’alto comando dell’Esercito. A partire da lunedì, il generale Massimo Panizzi prenderà il suo posto.

Secondo quanto trapela, Vannacci è stato assegnato al comando delle forze operative, ma potrà comunque rimanere nella sede principale toscana. Vannucci è stato un ex comandante della Task Force 45 durante la guerra in Afghanistan, nonché ex comandante del Col Moschin, della Folgore e del contingente italiano in Iraq. In seguito, aveva assunto il comando dell’Istituto Geografico Militare, una rispettabile istituzione cartografica di Firenze che affonda le sue radici nella storia d’Italia. Una carriera militare compromessa dalle dichiarazioni contro le minoranze presenti nel suo libro “Il mondo al contrario“, che mantiene ancora oggi il primo posto nella classifica dei libri più venduti su Amazon.

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Il mondo al contrario

Si tratta di un libro che susciterà molte discussioni: “Il mondo al contrario“, il volume prodotto autonomamente dall’ex generale Roberto Vannacci, direttore attuale dell’Istituto Geografico Militare, ha rapidamente raggiunto la terza posizione nella classifica dei libri più venduti su Amazon.

Nel libro, l’ufficiale analizza ciò che considera le lacune della società, dalle “occupazioni abusive di abitazioni che superano in numero i legittimi proprietari; quando si investe di più su un immigrato irregolare che sulla minima pensione di un connazionale; quando la reazione estrema contro un criminale che irrompe in casa viene messa sotto processo; quando siamo costretti ad adottare misure antinquinamento stringenti e costose, ma i produttori della maggior parte dei gas che causano il cambiamento climatico se ne fregano e prosperano“.

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