Hewitt vince e passa il turno, Tomic perde e saluta il torneo.
Il torneo di Washington entra nel vivo e regala subito importanti notizie.
La migliore delle notizie è la lunga vita di Leyton Hewitt. Il tennista australiano, ormai arrivato a 33 anni, non molla un centimetro e continua a lottare con la stessa determinazione dei tempi migliori. Attualmente numero 45 del ranking, l’australiano è avversario ostico per chiunque: lottatore indomito, dotato di colpi molto solidi che gli permettono di imbrigliare ogni avversario con una rete di scambi infernali. Fresco vincitore del torneo ATP 250 di Newport, Lleyton continua il suo filotto di vittorie imponendosi sul connazionale Marko Matosevic, con un netto 6-4/6-3. Rusty ha dimostrato grande solidità al servizio, ottenendo il 74% di punti con la prima e il 44% con la seconda, annullando 5 delle 7 palle break che Matosevic era riuscito ad ottenere. Con questa vittoria, Hewitt pareggia il conto con Matosevic che lo aveva battuto a Las Vegas nel loro unico incontro fino a ieri sera. Ora, però Hewitt dovrà affrontare un avversario di ben altro livello: Milos Raonic, testa di serie numero 2 del torneo e ostico avversario per chiunque sul cemento, forte di un servizio devastante e di un gioco sempre più completo. Lleyton dovrà tirar fuori tutta la sua grinta e fare affidamento alla sua esperienza, forse l’unico aspetto in cui è superiore al bombardiere canadese. I due si sono incontrati una sola volta finora, all’Australian Open 2012 e fu l’esperienza di Hewitt a prevalere. Di fronte a Washington ci sarà da divertirsi: sul campo si incontrano la forza del servizio e del gioco d’attacco, contro la risposta e la difesa da fondo. Inoltre, si scontra un ex numero uno del mondo contro un possibile numero uno del futuro.
Se l’Australia sorride per Hewitt, di certo non regala gioie e soddisfazioni il talentuoso e dissoluto Bernard Tomic.
Tomic sta vivendo una stagione disastrosa. Oltre alla cocente umiliazione inflittagli da Nieminen che lo liquidato in due set, 6-0/6-1 in 28 minuti, stabilendo il record negativo per il match più breve della storia, Bernard non riesce a darsi una continuità di gioco e risultati. Attualmente numero 72 del mondo e fresco vincitore del torneo di Bogotà, sembrava il momento della rinascita per Atomic che ha sconfitto il sempre ostico Ivo Karlovic in tre set (7-6(5)/3-6/7-6(4)) e invece no. Come al solito, Tomic non ha perso l’occasione di fare una brutta figura. Affrontava un buonissimo giocatore ma non dotato come lui: Denis Istomin. Infatti Bernard aveva sempre vinto nei precedenti tre incontri. Tomic era in striscia aperta di vittorie ma è riuscito a interromperla, perdendo rovinosamente per 6-4/7-6. Di certo le statistiche dipingono un match equlibrato, con un Tomic solido al servizio ma incapace di trasformare le non poche chances che Denis gli ha concesso. Finisce il sogno di Tomic. Il giovane, ma non poi così tanto, talento australiano sta perdendo molti treni e ormai le nuove generazioni stanno passando davanti a lui che continua a distinguersi più per le sue giocate fuori dal campo che non in campo.