Milano Today lancia la notizia e il Giornale.it la riprende: oltre 30 immigrati aggrediscono due poliziotti e li mandano all’ospedale.
Non è la prima volta che succedono cose del genere ma, in questa circostanza, la situazione è finita fuori controllo e i due agenti hanno rischiato la vita, affrontando un piccolo esercito di scalmanati.
Il pezzo di Francesco Curridori è un racconto a metà tra la cronaca di un soccorso e un bollettino di guerra.
L’antefatto dell’aggressione ai due agenti
Tutto è nato da un intervento al centro di assistenza straordinaria per richiedenti asilo di via Aquila, periferia est di Milano.
Nella giornata di ieri, verso le 14:30, un incendio ha interrotto la quiete domenicale provocando otto intossicati lievi tra i residenti della struttura di accoglienza.
L’intervento della polizia a sostegno dei Vigili del Fuoco
La situazione è precipitata, come riporta Milano Today, dopo l’arrivo dei soccorsi.
Un’ambulanza è intervenuta perché un migrante diciannovenne si era sentito male a causa del fumo di un incendio nella sua stanza, provocato da un probabile cortocircuito di una presa elettrica.
I sanitari del 118 hanno avvertito i vigili del fuoco e, ben presto, la situazione è degenerata.
Due immigrati hanno cercato di estrarre il diciannovenne dalla stanza dopo aver spaccato i vetri delle finestre ma uno di loro avrebbe lanciato dei sassi o un mattone contro il mezzo antincendio appena arrivato sul posto.
Due agenti di una volante sono prontamente intervenuti e hanno rinchiuso in macchina il migrante lanciatore di sassi per sicurezza.
30 immigrati aggrediscono due agenti intervenuti a supporto dei soccorritori
A questo punto si è scatenato l’inferno: una trentina di immigrati ha accerchiato i due tutori dell’ordine per difendere l’arrestato.
Ne è nata una colluttazione e i due poliziotti, in nettissima inferiorità numerica, hanno avuto la peggio finendo all’ospedale con fratture e distorsioni.
La situazione completamente fuori controllo si è risolta con l’intervento di altre volanti e pattuglie di carabinieri in rinforzo che ha calmato gli animi degli esagitati.
Il bilancio degli scontri al centro di accoglienza in via Aquila
La giornata si conclude con otto intossicati all’ospedale per l’incendio, due agenti feriti e sette arrestati (3 gambiani, 2 senegalesi, un maliano e un ivoriano) con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato.
Il centro di accoglienza straordinario è stato chiuso e i 45 ospiti sono ora nell’ex caserma Mancini in via Corelli.
30 immigrati aggrediscono due agenti: la furia del SAP
La reazione del sindacato Autonomo di Polizia (SAP) non si è fatta attendere.
Stefano Paoloni, segretario Generale del sindacato, è su tutte le furie ed elenca il bollettino di guerra in cui gli agenti fanno la fine dell’agnello sacrificale:
- In un paio di mesi, solo a partire da giugno, ci sono stati 94 episodi di violenza con 183 agenti feriti
- In 70 casi su 94 l’aggressore è un cittadino straniero che tenta di eludere un controllo o è sotto effetto di stupefacenti
- Manca un intervento normativo che preveda pene severe contro questi atti criminali
- In mancanza di una legge chiara ed efficace, chiunque può speronare una volante, distruggerla, accerchiare uomini in divisa, mandarli in ospedale, o peggio, ucciderli.
Le conclusioni del sap sull’aggressione ai due agenti
“A questo gioco al massacro non ci stiamo – conclude Paoloni – questa è la conta dei nostri feriti che non interessa a nessuno ma interessa a noi e alle nostre famiglie.
Anche un poliziotto ha il sacrosanto diritto di tornare a casa sano e salvo.
E a chi dice che questo è il nostro lavoro, rispondiamo che l’aver scelto un lavoro rischioso non legittima la violenza gratuita nei nostri confronti”.
Ma la situazione è sempre più rischiosa e ogni volta che gli agenti escono in pattuglia, mettono in conto di correre rischi sempre crescenti, mentre gli aggressori contano di sfangarla con relativa facilità.
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