50 anni dall’omicidio di Martin Luther King

Esattamente 50 anni fa Martin Luther King fu ucciso.

Il 4 aprile 1968 un proiettile pose fine alla vita del pastore protestante leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani.

King era nella camera 306 del Lorraine Motel a Memphis dove lui ed il reverendo Ralph Abernathy spesso soggiornavano.

Si trovava sul balcone di fronte alla sua camera quando alle 18:01 fu colpito da un proiettile calibro 30-06 sparato da una Remington 760 e cadde violentemente a terra in stato di incoscienza. Abernathy si trovava in camera e una volta udito il colpo si precipitò sul balcone dove trovò King sanguinante. Sembrava privo di vita ma Andrew Young, un collega della Southern Christian Leadership Conference, sentì un battito.
King venne dunque portato al St. Joseph Hospital ma tragicamente non riacquistò coscienza e venne dichiarato morto alle 19:05.
I testimoni dell’assassinio hanno segnalato la fuga di un uomo, più tardi riconosciuto in James Earl Ray. Il criminale aveva affittato una stanza di fronte al motel. La polizia ha successivamente individuato, vicino al sito, un fucile e un binocolo, su entrambi sono state rilevate le impronte digitali di Ray che venne arrestato due mesi dopo all’aeroporto Heathrow di Londra .

Martin Luther King nasce ad Atlanta, in Georgia, il 15 Gennaio del 1929.
Compiuti gli studi superiori presso il Morehouse College, si iscrive all’Università di Boston. Qui, incontra Coretta Scott che diventerà sua moglie, da lei avrà quattro figli.
Nel 1954 King è ordinato pastore presso la Chiesa Battista di Montgomery in Alabama.
Le vessanti discriminazioni cui erano sottoposti i neri lo spingono a diventare un attivista nella lotta per la conquista dei diritti civili.
In seguito all’arresto di Rosa Parks, nel 1955, King guidò l’azione di boicottaggio degli autobus di Montgomery da parte della comunità afroamericana che durò per ben 382 giorni.

King non perse mai la fede e la determinazione nei propri ideali, neanche quando fu tratto in arresto. L’azione di boicottaggio fu profondamente significativa, diede molta visibilità al movimento per i diritti civili degli afroamericani. In tutti gli Stati Uniti si levarono grida di protesta.
Divenuto Presidente della Conferenza dei Cristiani del Sud, King, si ispirò ai metodi del Mahatma Gandhi,  viaggiò, tenne numerosi discorsi pubblici, incontrò leader politici, pubblicò articoli e testi per diffondere i suoi ideali di libertà ed uguaglianza.
Nel 1964, a soli 35 anni, fu insignito del Premio Nobel per la Pace.
Il 4 Aprile del 1968, quando fu assassinato, si stava preparando a guidare un’altra marcia di protesta in difesa dei lavoratori.
Il suo epitaffio presso il King Center ad Atlanta recita “Free at last” (Finalmente libero).