8 agosto 1956: tragedia di Marcinelle una delle più grandi stragi minerarie al mondo, il ricordo

252 furono i minatori morti di cui più della metà italiani. Tajani alla commemorazione

La Tragedia di Marcinelle è ricordata come una delle tragedie minerarie più gravi al mondo. Si ebbe l’8 agosto del 1956 nella miniera di carbone di Bois du Cazier (appena fuori la cittadina belga di Marcinelle). All’interno della miniera si sviluppò un incendio in cui morirono 262 minatori, di cui 136 erano italiani. La morte per questi lavoratori, sopraggiunse per via delle ustioni, dei gas tossici e dei fumi. La causa dell’avvenuto fu un semplice malinteso su quelli che erano i tempi di avvio degli ascensori. Il montacarichi avviato nel momento sbagliato urtò contro una trave d’acciaio tranciando il cavo dell’alta tensione.

12 furono i superstiti e per recuperare i corpi dei morti ci vollero quasi due settimane. Ben 2 furono i processi avviati per determinare di chi fosse la causa e nel 1964 ci fu la condanna di un ingegnere.

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Gli italiani deceduti si trovavano in Belgio a seguito degli accordi occorsi tra i due stati, in cui l’Italia si impegnava a inviare 2 mila uomini a settimana, per avere 200 kg di carbone al giorno per ogni singolo minatore inviato.

La commemorazione

Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, sarà presente alla commemorazione insieme ai Reali del Belgio. In 67 anni di commemorazioni, è la prima volta che un vicepremier italiano vi prende parte.

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Un gesto importante, quello della partecipazione di Tajani alla celebrazione, indice di quanto l’Italia dia importanza tanto all’emigrazione storica che a quella attuale.

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