Tassista violentata a Roma, confessa il giovane fermato

Borgese

La violenza sessuale ai danni della tassista romana, 43 anni, è avvenuta venerdì mattina nella periferia della Capitale. Arrestato, lo stupratore ora reo confesso è stato condotto al carcere di Regina Coeli. E’ accusato anche di rapina. Borgese, professione cameriere, separato con una figlia di 7 anni, è stato identificato grazie ad una serie di segnalazioni, come quella di un altro tassista che pochi giorni fa l’aveva portato nella stessa zona di Ponte Galeria dove è avvenuto lo stupro e dove vive il nonno del trentenne. Attraverso il numero di cellulare i carabinieri sono riusciti a fermare l’aggressore nel pomeriggio di domenica in zona Pineta Sacchetti, alla periferia di Roma. Inoltre la donna vittima dello stupro l’ha riconosciuto da una fotografia. Gli inquirenti hanno riferito che l’uomo non è apparso pentito di ciò che ha fatto e ha fornito una confessione “piena e dettagliata”. Ha detto di aver agito in preda “a un raptus”. Venerdì mattina attorno alle 7 l’uomo è salito su un taxi fuori dall’Hotel Ergife e dopo aver fatto cambiare più volte percorso a colei che lo guidava, ha fatto in modo di farsi condurre in una stradina di campagna, nella zona di Ponte Galeria. Al momento di pagare, Borgese avrebbe colpito con un pugno in faccia la donna e l’ha stuprata, costringendola ad un rapporto orale. Poi l’ha derubata di 80 euro di incasso ed è fuggito.