A somma Lombardo: un salto nel tempo al Castello di S.Vito

Tanta arte e bellezza nel Castello Visconteo

Dalle alte torri si abbraccia la vista dei tetti di Somma Lombardo , la verde e boscosa valle del Ticino,la pianura novarese fino alle cime maestose delle Alpi, a cominciare dal massiccio  del monte Rosa. E’ questo il magnifico panorama che si gode dalle torri del castello di S.Vito, antico gioiello di Somma Lombardo.

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Il castello, diviso a sua volta in tre corpi, con tre cortili e tre porticati,  si presenta come un grande quadrilatero. Dopo la divisione dei  beni dei fratelli Visconti nel 1473, solo negli anni ’50 tornò ad essere un’unica proprietà del marchese don Alberto Visconti di S.Vito.

Particolarmente interessante è la parte più antica, a suo tempo assegnata a Guido Visconti: la compongono un magnifico porticato ad archi, sostenuto da pilastri ottagonali in granito sui cui capitelli si individuano stemmi gentilizi, mentre al piano di sotto si trova un’esposizione di carrozze d’epoca.

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A fratello Francesco fu invece donata la parte con il grande giardino. Nel porticato domina il ceppo rovesciato del cosiddetto “cipresso millenario” e attraverso  un grande scalone si giunge al primo piano: le pareti sono popolate di affreschi del XVII° secolo,  come ad es. il salone delle Feste, con scene mitologiche e religiose, arredato con mobili della stessa epoca, statue in marmo e dipinti. Pare ancora di vederlo scintillante di luci durante una festa da ballo, mentre risuona la musica, e volteggiano le ampie gonne..

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Al centro si trova la cappella consacrata che forse ha visto volare qualche velo da sposa. Sull’altare in marmo si trova un magnifico quadro che raffigura “L’Apparizione dell’Angelo a Maria”, attribuito al Cerano. Interessante e originale è  il “Salone dei Piatti da Barba”, veri rari pezzi provenienti da tutto il  mondo.

Nel mastio  si accede alla sala che fu la camera dei Reali e ad altre camere dove venivano accolti gli ospiti, arredate con mobili e affreschi. Vi si può ammirare anche una raccolta di urne cinerarie della civiltà di Golasecca ed il magnifico Stemma Araldico che si può vedere in tutte le residenze dei Visconti: un biscione che morde un guerriero ottomano. Vi sono anche due scudi con rami di quercia.

L’acqua rappresenta la pace e la temperanza che si associa al Patronato della Casata Viscontea di Somma Lombardo al Santuario della Madonna della Ghiandacon.

Grazia Paganuzzi