AIB: “Lasciate aperte le biblioteche”

"I libri sono porte che ti fanno uscire in strada, diceva Patricia. Con i libri impari, studi, viaggi, sogni, immagini, vivi altre vite e moltiplichi per mille la tua"

L’Associazione Italiana Biblioteche lancia un appello: “Lasciate aperte le Biblioteche“.

In un momento grigio come quello che stiamo attraversando, i libri potrebbero essere un supporto ed un sostegno non indifferente per aiutare l’animo e la psiche di tutti noi.

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Rosa Maiello, presidente della AIB, nella sua lettera ha espresso le sue apprensioni:

I libri sono beni essenziali, perché sono strumenti primari di apprendimento, di ricerca, di conoscenza, perché stimolano l’immaginazione e la capacità di elaborazione critica ed espressione del pensiero, perché moltiplicano le opportunità di trovare soluzioni ai problemi propri e degli altri, perché sono compagni di viaggio che aiutano a leggere il mondo oltre l’orizzonte dell’esperienza quotidiana individuale, a non sentirsi soli, ad affrontare la solitudine, le paure, le difficoltà che oggi più che mai affliggono le nostre esistenze e che rischiano di schiacciare i destini di coloro che sono fisicamente, socialmente o culturalmente più esposti. I libri sono tanto essenziali che il recente DPCM del 4 novembre per il contrasto alla pandemia da COVID-19 prevede che le librerie restino aperte anche nelle “zone rosse”, esposte al più alto rischio di diffusione del contagio. Lo stesso DPCM ha però disposto – invero con un linguaggio non comprensibile alla generalità dei lettori – la sospensione dell’apertura al pubblico dei musei, delle mostre”.

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Insomma, ora più che mai viviamo un momento di fragilità d’animo in cui l’apporto di un libro può essere utile per capire, per comprendere, per non soccombere. Un libro come panacea al male che ci circonda. Un libro come luce accesa nel buio della notte.

Arturo Pérez Reverte ha detto: “I libri sono porte che ti fanno uscire in strada, diceva Patricia. Con i libri impari, studi, viaggi, sogni, immagini, vivi altre vite e moltiplichi per mille la tua. […] E servono anche per tenere a bada tante brutte cose: i fantasmi, la solitudine e altre stronzate del genere. A volte mi chiedo come possiate farcela, voi che non leggete.“

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Già. “Servono per tenere a bada tante brutte cose“.

Francesca Angelica Ereddia
Francesca Angelica Ereddia
Classe 1990, Laureata in Giurisprudenza, siciliana, una passione per la scrittura, la musica e l'arte. Per aspera ad astra, dicevano. Io, nel frattempo, continuo a guardare le stelle.