E’ stata rinvenuta un’alga tossica a fine luglio- inizio agosto nelle spiagge che vanno da Bari al Salento. A dare l’allarme è stata l’Agenzia regionale per l’ambiente pugliese che si occupa del monitoraggio e che ha evidenziato le zone contaminate.
Alga “Ostreopsis ovata”
L’alga in questione è la “Ostreopsis ovata”. Essa vive nei fondali costieri di natura rocciosa. In superficie si possono notare alghe di colorazione anomala e talvolta chiazze schiumose biancastre e marroni.
Dalla mappa interattiva si può vedere la sua presenza e diffusione. Nella seconda metà di luglio ad aggiudicarsi il bollino rosso è stato San Giorgio (centralina del lido Trullo), con 784mila cellule a litro sul fondale e 64 mila in colonna d’acqua. Allarme anche a Porto Badisco in provincia di Lecce. Mentre bollino giallo a Torre Colimena in provincia di Taranto. L’alga prolifera in condizioni particolari ad esempio quando si verificano alte temperature, alta pressione atmosferica, condizioni di irraggiamento favorevoli e mare calmo per un periodo di tempo superiore ai dieci giorni.
Sintomi dopo il contatto con l’alga
I sintomi compaiono dopo alcune ore a contatto con l’alga e regrediscono spontaneamente senza gravi complicazioni. Gli effetti più diffusi sono:riniti, faringiti, laringiti, bronchiti, febbre, dermatiti, congiuntiviti, soprattutto dopo le mareggiate. Per evitare il contatto è bene seguire alcune indicazioni, evitare lo stazionamento lungo le coste rocciose durante le mareggiate, evitare il consumo di ricci di mare che a causa della loro biologia brulicano sulle alghe ed esse potrebbero essere state contaminate. Inoltre l’Ordine dei medici ricorda ogni anno che è meglio evitare l’assunzione di antibiotici e valutare caso per caso.
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