All’uxoricida il 60% della pensione della vittima

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All’uxoricida lo Stato dà il 60% della pensione della vittima

A poco più di due settimane dalla strage di Motta Visconti in cui hanno perso la vita, per mano del marito, una madre e i suoi due figli, la giustizia italiana si mostra ancora una volta insensibile di fronte all’ennesima tragedia verificatasi tra le mura domestiche. A Massimo Parlanti, 42enne uxoricida pistoiese che nel 2012 massacrò la propria convivente nell’abitazione di Montecatini Terme, secondo la distorta logica di una macchina burocratica incapace di adattarsi alle singole contingenze, nel nome del rispetto del più infimo cavillo legale, spetta il 60% della pensione di Beatrice Ballerini, lasciandone ai figli di otto e dieci anni solo una misera parte.
images (3)A darne la notizia il fratello della donna e zio dei bambini, Lorenzo, il quale, indignato dalla comunicazione dell’istituto previdenziale, ha lanciato una petizione su Change.org chiedendo di modificare la paradossale normativa vigente con l’inserimento della clausola di “indegna successione” per coloro che si macchiano di un crimine efferato come il femminicidio il quale, secondo le statistiche del Viminale, è in costante crescita da qualche anno a questa parte, al netto dei casi denunciati che vengono, purtroppo, ampiamente strumentalizzati, nel circo massmediatico, dagli opinionisti-criminologi di turno.
Abbiamo una legge a dir poco demenziale oppure la giustizia non riesce a liberarsi dai ferri di una burocrazia che già Max Weber aveva ribattezzato “gabbia d’acciaio” della pacifica convivenza?