Animalia Fashion, in mostra a Firenze fino a maggio 2019

Abiti che come sculture la nuova mostra all'insegna della natura

Palazzo Pitti è stato allestito per accogliere l’esposizione che esalta la natura.

Da martedì 8 gennaio fino a domenica 5 maggio 2019 l’arte, la moda e la natura si miscelano per una mostra emozionale: Animalia Fashion.

I protagonisti di questa rassegna sono gli abiti che come sculture e stoffe e ricami simili a dipinti danno vita, nelle sale del Museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti, a una proménade zoologica che evocano animali poco utilizzati per eventi di tale riverbero.

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Dalla Francia all’Italia passando dalla Russia giungendo fino in Cina, i capi scelti propongono un catalogo simile all’Alta Moda in termini di bellezza e gusto naturale e congruente all’Arte per ciò che riguarda la fantasia e la genialità.

Animalia Fashion è un caleidoscopio sorprendente e suggestivo nel campo della Haute Couture in quanto accosta elementi apparentemente distanti e difficili da collegare. Per coloro che avranno il piacere di visitarla si renderanno conto che sarà semplice riflettere sulle meraviglie dell’universo interpretate in un mondo iperbolico di storia naturale.

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Lo stile contemporaneo, dal 2000 al 2018, esprime il suo straordinario potere creativo grazie anche ad abbinamenti inaspettati, nelle sale del Museo, con veri animali impagliati e rettili in formaldeide, concessi in prestito dal Museo fiorentino di Storia Naturale La Specola, con i ragni (in teche) prestati dall’Associazione Italiana di Aracnologia, ma anche con dipinti antichi e oggetti dal Museo di Antropologia ed Etnografia di Firenze, e con riproduzioni di disegni tratti da antichi bestiari e pagine da tacuina sanitatis medievali.

I percorsi dell’esposizione

Le 18 sale del percorso espositivo si aprono con la sezione dedicata ai ragni per poi proseguire con i cigni, le conchiglie, i ricci, i pesci, i coralli, i pappagalli, le aragoste, la babirussa, il pesce istrice, i serpenti, gli scarabei, le mosche, le api, i coccodrilli e concludersi con le farfalle.

Le opinioni di Shmidt e Lurati

In questa carrellata di quasi un centinaio di pezzi tra abiti, borse, scarpe, gioielli e accessori, l’Alta Moda interpreta un universo favoloso, dove i manichini diventano creature di un bestiario moderno e poetico. È anche un omaggio alle qualità artistiche e tecniche della moda contemporanea, un settore cui il Museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti sta dedicando nuove energie ed attenzione” dichiara il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt.

La curatrice e ideatrice, Patricia Lurati, che ha inteso la mostra come la scenografia di un museo immaginario, aggiunge: “In un dialogo emozionante con questo zoo di stoffe, piume, pellami – e non solo – il visitatore viene sorpreso, coinvolto nella scoperta delle meraviglie del mondo animale, che per gli stilisti diventa fonte di ispirazione, o che crea accostamenti inaspettati nell’immaginazione di chi guarda”.

Maria Carola Leone
Maria Carola Leone
Maria Carola Leone, classe 1990. Laureata in Lingue e Letterature Moderne dell’Occidente e dell’Oriente – Curriculum orientale (Arabo, Ebraico e Francese) con votazione 110/110 e lode. Parla correttamente 5 lingue: inglese, francese, spagnolo, arabo ed ebraico. Da sempre sostenitrice dell’arte e della cultura intraprende il suo percorso da culture-teller a 11 anni quando pubblica il suo primo articolo giornalistico sul quotidiano ‘La Sicilia’. Continua a scrivere fino a quando nel 2012 entra a far parte della condotta Slow Food 570 diventando Responsabile dei Progetti educativi, editoriali e culturali collaborando attivamente e con serietà al progetto. Attualmente è Docente di Lingue Straniere presso una scuola superiore di Palermo, si occupa di Digital Marketing, Traduzioni e sottotitolaggio e collabora per la Condotta Slow Food di Palermo.