Scritto in 45 giorni, dal 24 febbraio quando Putin scatena l’attacco, il libro è frutto di 40 anni di esperienze nelle maggiori organizzazioni internazionali. Analisi del passato, valutazione della situazione attuale e soprattutto analisi dei probabili scenari futuri di questa guerra.
Antonio Maria Costa
con doppio PhD, a Mosca e Berkeley ha competenze uniche. Negli anni ‘80 gestisce la macroeconomia dei maggiori paesi all’Ocse di Parigi. Negli anni ’90 è uno dei padrini dell’euro, come Direttore Generale per Economia e Finanza all’UE. Banchiere alla BERS di Londra finanzia la ripresa della Russia dopo il crollo del comunismo. Quindi come Vice-Segretario Generale ONU per un decennio è incaricato della lotta contro terrorismo, droga e mafia.
Durante la sua carriera Costa incontra capi di governo nel mondo intero, tra essi Putin (a Yalta stessa), ed è amico del suo ministro deli esteri Sergei Lavrov. Da questi rapporti con i grandi della terra matura la riflessione sulle strategie di dominio mondiale. L’attacco alla democrazia europea da parte della Russia non è che il momento attuale di tale conflagrazione.
Costa controbatte
le ipotesi di attacco russo dovuto alla provocazione NATO, oppure a possibile paranoia di Putin, oppure ancora al desiderio di ricostruire la grande Russia dei secoli passati.
Putin è convinto di vincere con bombe e missili mentre il mondo oggi si conquista con economia e finanza. Vincerà? Domanda inutile: lui ci crede, il resto del mondo deve accettarne le conseguenze. Da questo assurda incapacità di portare avanti un attacco economico-commerciale (come fanno USA e Cina), la Russia di Putin ripiega su armi tradizionali, che distruggono e uccidono.
PAGINE 224, PREZZO 14,90, ISBN 9788858043158, Collana Straordinariamente Gribaudo