Asl Roma 5: ritardo esito dei tamponi dopo 20 o 30 giorni, proteste dei cittadini

Numerose proteste dei cittadini all'azienda sanitaria Roma 5, ritardo di 20 o 30 giorni per avere il risultato del tampone

Molti cittadini stanno protestando sul fatto di non aver ancora ricevuto l’esito del tampone, persone che ancora aspettano i referti dal 29 ottobre. L’Asl Roma 5 è al centro della questione dove gli esiti di circa 3.500 tamponi sono stati comunicati ai diretti interessati con 20 o 30 giorni di ritardo e tra questi i positivi sono risultati 1.200. Una situazione surreale.

Referti in ritardo e rischio di contagio

Vi è il rischio concreto che le persone asintomatiche uscendo di casa abbiano infettato altre persone inconsapevolmente. Oltre al fatto che l’esito in ritardo dei tamponi ha permesso all’Asl il tracciamento dei contatti stretti solo tre o quattro settimane dopo, un tempo troppo lungo che ha parecchie conseguenze negative.

Secondo i primi dati ci sarebbero 216 positivi, circa il 50% in più rispetto a quelli del giorno prima come conferma il Sindaco di Tivoli Giuseppe Proietti. L’Asl dal canto suo ha dichiarato che il ritardo è avvenuto perché c’è stato un sovraccarico dei test così come a Guidonia il cui numero di positivi è aumentato di circa 252 casi in più. I 1.200 positivi si sono sommati tra i Comuni di Tivoli e Guidonia e sono i risultati dei referti di ottobre.

Proteste dei cittadini all’Azienda Sanitaria Roma 5

La pagina facebook dell’Asl Roma 5 è stata sommersa di proteste e discussioni dei cittadini che si trovano in quarantena a casa e che aspettano ancora il risultato dei test. Messaggi di protesta come denuncia una signora “Aspetto il referto dal 29 ottobre vi preghiamo fateci avere il referto, siamo sequestrati in casa“. Altro cittadino afferma “Come potete tracciare i contatti dei positivi se poi i risultati dei tamponi arrivano, se arrivano, dopo 2 settimane“, e un altro messaggio cita cosi “Più di una settimana e ancora nessuna risposta per una ragazzina che deve rientrare a scuola, ha perso due settimane solo per la vostra risposta che non arriva“.

La Asl, dati i numerosi messaggi di protesta, ha deciso di attivarsi più velocemente con l’aggiunta di 60 persone che dovrebbe aiutare a snellire il sistema al fine di organizzare meglio le procedure. Infine ha sottolineato che a causa dell’elevato numero di tamponi eseguiti e l’andamento della crescita dei positivi si è determinato un sovraccarico dei laboratori di analisi che ha portato a un ritardo nelle comunicazioni.

Ambra Leanza
Ambra Leanza
Articolista freelance, appassionata di viaggi, lettura e scrittura