I presidenti di Fegica e Figisc/Anisa Confcommercio annunciano la revoca del secondo giorno di sciopero dei benzinai. Ieri era arrivata la comunicazione da parte di Faib Confesercenti.
La decisione arriva dopo l’incontro di oggi presso il Mimit – ministero delle Imprese e del Made in Italy. Secondo i rappresentanti di categoria, la decisione è stata presa per venire incontro agli automobilisti, non per l’esecutivo. Anche se da parte del governo i rappresentanti dei benzinai hanno ricevuto rassicurazioni in merito alle loro richieste, persistono ancora molte criticità.
In assenza del ministro Adolfo Urso, impegnato nella sua prima missione al Parlamento Europeo, l’incontro si è tenuto in presenza del capo dell’ufficio legislativo.
Nel comunicato emanato dalle sigle sindacali si sottolinea che “le proposte emendative avanzate dal governo al suo stesso decreto non rimuovono l’intenzione manifesta di individuare i benzinai come i destinatari di adempimenti confusi, controproducenti oltreché chiaramente accusatori. Appare ormai chiaro che ogni tentativo di consigliare al governo ragionevolezza e concretezza non può o non vuole essere raccolto”. Per questa ragione, aggiungono, “anche insistere nel proseguire nell’azione di sciopero, utilizzata per ottenere ascolto dal governo, non ha più alcuna ragione di essere. Tanto più che uno degli obiettivi fondamentali, vale a dire ristabilire la verità dopo le accuse false e scomposte verso una categoria di lavoratori, è stato abbondantemente raggiunto”.
Tuttavia, l’incontro è riuscito ad ottenere spunti senz’altro costruttivi per la categoria, perché l’emendamento proposto dal governo punterebbe ad alleggerire gli obblighi dei benzinai. Inoltre, resta in ballo l’esposizione obbligatoria del cartello con il prezzo medio regionale.