Cari Emiliano e Piemontese vi scrivo…per salvare lo sport!

Lettera aperta del Coordinatore di Sinistra Italiana Statte

Nei giorni scorsi – si apre, così, la lettera di Daniele Andrisani diretta al Presidente della Regione Puglia, Emiliano e all’assessore Piemontese – abbiamo assistito ad un dramma sportivo senza precedenti, la debacle della Nazionale italiana nella doppia sfida contro la Svezia che ci ha visto soccombere estromettendoci dopo 60 anni dal mondiale di calcio.

Molteplici sono le responsabilità di questo “dramma sportivo“ che vanno divise nei diversi attori principali: dal Presidente Tavecchio, a mister Ventura e ai calciatori; ma, soprattutto, le responsabilità sono di una classe politica miope che ha sempre visto lo sport e la mancanza di infrastrutture sportive come l’ultimo dei problemi, di un’Italia troppo occupata all’acquisto di F35 o in tagli alla scuola pubblica, e di una Regione Puglia che, invece, si preoccupa soprattutto di tagli alla sanità e di privatizzare l’acqua.

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Lo sport – viene sottolineato dal Coordinatore di SI Statte – è molto importante per la crescita psico-fisica dei nostri ragazzi ed è, altrettanto, importante per gli over 60 che, grazie allo stesso, avrebbero la possibilità di prevenire molte delle malattie senili, con conseguente diminuzione della spesa sanitaria, divenuta, ormai, insostenibile per tantissime famiglie che, per cattiva sorte, sono costrette a rinunciare a un sacrosanto diritto che è quello di potersi curare.

Ridurre l’investimento nello sport rappresenta un errore perché – spiega Andrisani – si va a penalizzare un settore che fa traino per una vita più sana e che permette di ridurre le spese sanitarie, oltre a essere un punto di riferimento anche sociologico.

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Mi sarei aspettato – evidenzia il Coordinatore di SI, Daniele Andrisani – dalla Regione Puglia una maggiore considerazione per l’attività sportiva visti i proclami del Presidente della Regione Michele Emiliano e del suo Assessore allo Sport Raffaele Piemontese.

Negli ultimi anni, ad onor del vero, qualcosa si era mosso con accordi tra Coni e Regione Puglia che avevano istituito 2 progetti importanti, quali “Coni ragazzi” e “Sport in cammino”.

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Ad oggi non abbiamo più traccia di questi progetti che davano la possibilità ad over 60 e a cittadini con patologie particolari di poter svolgere attività gratuita, ma dava, soprattutto, la possibilità a ragazzi facenti parte di famiglie disagiate, che non possono permettersi di pagare una retta, di poter svolgere attività gratuita.

Lo sport – viene ribadito con fermezza ed estrema convinzione – deve essere inteso come un diritto di tutti e non un privilegio di pochi. In quest’ottica è compito del Governo centrale e regionale di trovare risorse a fondo perduto affinché vengano migliorate e potenziate le infrastrutture sportive.

Senza le strutture sportive non nascono società e di conseguenza diminuiscono i ragazzi che svolgono attività. Tutto ciò comporta non solo un danno sociale per la mancanza di apprendimento di sani valori, ma, soprattutto, si hanno ripercussioni nazionali a livello sportivo come quello avvenuto lo scorso 13 novembre .

L’ultimo progetto del Ministro “sport e periferie”, è un progetto che – esplica – permette di dare la possibilità agli enti o società sportive di realizzare o completare infrastrutture sportive ma che chiaramente ha bisogno di una compartecipazione da parte degli stessi richiedenti. Sappiamo benissimo come, ormai, le casse degli enti, anche a causa dei tagli trasversali e continui, siano prosciugate e tra tante difficoltà si cerca almeno di mantenere i servizi indispensabili per i cittadini.

Abbiamo bisogno di invertire la rotta – incalza – Meno soldi alle banche, meno soldi per spese militari e più investimenti per infrastrutture e per i nostri ragazzi. Investire nello sport significa investire nei giovani, in questo modo si avrà la possibilità di far nascere nuove eccellenze che daranno lustro all’Italia, significa far crescere i nostri giovani inculcando loro valori come l’amicizia, il rispetto per sé e per gli altri, consapevoli del fatto che essi saranno gli imprenditori, la classe sociale e politica del domani.

È compito – conclude il Coordinatore di SI Statte – del Governo e della Regione Puglia trovare risorse Europee, Ministeriali e regionali a fondo perduto da destinare maggiormente ad aree disagiate perché solo in questo modo nei prossimi anni saremo riusciti ad invertire una tendenza che ormai vede l’ Italia tra gli ultimi posti nell’investimento in infrastrutture sportive“.