Arriva finalmente una spiegazione in merito alla condanna di 30 anni data a Davide Fontana. L’uomo uccise e fece a pezzi Carol Maltesi, nel gennaio del 2022 e il Tribunale a Busto Arsizio, in provincia di Varese, chiese per lui l’ergastolo con isolamento diurno per due anni. Tuttavia i giudici lo hanno negato, in quanto lei è stata definita: “giovane e disinibita”, mentre “lui era innamorato perdutamente”.
A tal proposito è stato condannato solo a 30 anni. Il bancario-food blogger uccise l’attrice perché lei “si stava allontanando da lui, scaricandolo” per trasferirsi dal figlio di 6 anni a Verona. Secondo la tendenza lui temeva “l’idea di perdere i contatti stabili con colei che egli, per sua stessa ammissione e secondo l’amica testimone, amava perdutamente, da cui sostanzialmente dipendeva, poiché gli aveva permesso di vincere la sostanziale solitudine in cui si consumava in precedenza e di vivere in modo finalmente diverso e gratificante, si è rivelata insopportabile”.
L’uomo non avrebbe agito con crudeltà
Il 44enne è stato definito dai periti sano di mente, e secondo il Tribunale di Busto Arsizio non ha agito con crudeltà né con premeditazione. Per i giudici, infatti, avrebbe commesso l’omicidio per ragioni che “in senso giuridico” non sarebbero state abiette né futili.