Il Castello saraceno di Roccalumera in Sicilia

uno dei più belli d'Italia

luogo di dolci ricordi per lo scrittore Salvatore Quasimodo

Roccalumera è un ridente comune italiano di 4.113 abitanti della Città metropolitana di Messina in Sicilia. La cittadina aderisce all’Unione dei comuni delle Valli joniche dei Peloritani, ed è famosa per il suo legame con il poeta premio Nobel Salvatore Quasimodo, che vi ha vissuto l’infanzia e la giovinezza nella casa dei nonni posta in via Umberto I. In sua memoria è stato allestito un museo presso l’antica stazione ferroviaria, il Parco Letterario Salvatore Quasimodo.

La Sicilia custodisce circa 539 castelli e torri e una di queste costruzioni si trova a Roccalumera.

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La torre Sollima

roccalumera

Nella cittadina si trova una costruzione ‘saracena’ che tutt’oggi è facilmente visitabile. Il termine saraceno viene utilizzato impropriamente in quanto l’edificio risale agli inizi del XV secolo. E’ probabile che l’aspetto medievale sia dovuto ad un principio di lavorazione datato al XII secolo.

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Il nome reale di questo picco è “Torre Sollima“, derivante dal nome della nobile famiglia proprietaria della costruzione nel 1500, ed è conosciuta come “Torre Ficara” (dalla lingua araba “fakhar” che significa ‘importante’).

La torre difensiva saracena

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In passato era una torre di guardia che costituiva il sistema difensivo delle coste siciliane ed era in constante contatto con il Castello Pentefur della Baronia di Savoca alla cui giurisdizione dipendeva la cittadina di Roccalumera fino al XVII secolo.

Le funzioni della torre, costruita lungo la zona costiera, erano di avvistamento e di prima difesa ma era anche rifugio per gli abitanti quando avvenivano incursioni dei pirati. Scomparsi i corsari, la costruzione divenne torre telegrafo e aveva il compito di mettere in comunicazione il paese di Roccalumera fino alla contrada “Zia Paola”. Il nome di questa località deriva dalla locanda situata sulla Marina di Pagliara ove le genti sostavano per rifocillarsi.

Nel 1578 la Torre possedeva una struttura con un tetto conico, due lucernari, una porticina d’ingresso posta al di sopra della zoccolatura e la stalla per il “cavallaio”.

A seguito, intorno al 1830, furono aperte, nella parte superiore, due finestre a sesto acuto in pietra bianca e il tetto fu impreziosito da una notevole merlatura.

La ristrutturazione grazie ai fondi europei

Nel 2000 la Comunità Europea finanziò i lavori di ristrutturazione della torre.  L’anno successivo divenne una sezione del Parco Letterario Salvatore Quasimodo, che ha sede nella vicina stazione ferroviaria di Roccalumera, ormai dismessa, dove si svolgono numerosi meeting e manifestazioni culturali.

Quasimodo e Roccalumera

Nato a Modica, Premio Nobel per la Letteratura nel 1959, a Roccalumera Quasimodo era solito trascorrere le estati a casa dei nonni paterni situata sulla Via Umberto. Quasimodo ricorda il fratello morto in giovane età nella poesia intitolata “Vicino ad una Torre Saracena per il fratello morto”, riprodotta su una lapide di marmo posta all’esterno: “un arcobaleno d’aria e pietra”.

All’interno si conserva un quadro del XVII secolo, proveniente dal Museo Nazionale di Stoccolma, che rappresenta la torre nel suo aspetto originale, e le famose gouaches (bozzetti a guazzo), dipinte personalmente dallo scrittore. Questi ricordano la sua dolce e felice infanzia a Roccalumera.

Maria Carola Leone
Maria Carola Leone
Maria Carola Leone, classe 1990. Laureata in Lingue e Letterature Moderne dell’Occidente e dell’Oriente – Curriculum orientale (Arabo, Ebraico e Francese) con votazione 110/110 e lode. Parla correttamente 5 lingue: inglese, francese, spagnolo, arabo ed ebraico. Da sempre sostenitrice dell’arte e della cultura intraprende il suo percorso da culture-teller a 11 anni quando pubblica il suo primo articolo giornalistico sul quotidiano ‘La Sicilia’. Continua a scrivere fino a quando nel 2012 entra a far parte della condotta Slow Food 570 diventando Responsabile dei Progetti educativi, editoriali e culturali collaborando attivamente e con serietà al progetto. Attualmente è Docente di Lingue Straniere presso una scuola superiore di Palermo, si occupa di Digital Marketing, Traduzioni e sottotitolaggio e collabora per la Condotta Slow Food di Palermo.

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