Cavalli e arrampicate, turismo vandalico a Venezia

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Cavalli sul ponte della Libertà e turisti che si arrampicano su Palazzo Ducale. E i veneziani si interrogano sul nuovo turismo.

Il caldo fa brutti scherzi, o perlomeno questo è quello che preferiamo pensare in casi come questi.

Venezia non è nuova a scherzi, atti vandalici o turismo strano; non molto tempo fa una macchina di ragazzi ubriachi era riuscita a passare il Ponte Calatrava e raggiungere comodamente un campo vicino. Nessuno può dimenticare, inoltre, il tank arrivato fino in Piazza San Marco.

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Negli ultimi due giorni c’è stato un boom di pazzie nella Serenissima.

Venerdì una turista slovacca ha pensato bene di percorrere il Ponte della Libertà con il suo cavallo, ponte che unisce l’isola e la terraferma. E’ stata fermata dai vigili in Piazzale Roma, alle porte della città, dopo esser stata ripresa dalle telecamere del ponte. E dalle immagini si è chiaramente visto le difficoltà che la bravata della turista hanno procurato ai mezzi che sopraggiungevano, i quali non potevano evitare in sicurezza i due.

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L’amazzone slovacca è stata quindi multata con 41 euro per intralcio alla viabilità e con altri 25 euro per aver insudiciato la strada. Si è difesa dicendo che, del resto, non aveva visto nessun cartello di divieto di transito di animali sul ponte translagunare.

E proprio la stessa notte un altro episodio di ordinaria follia si è verificato a San Marco. Un uomo non identificato, quasi sicuramente un turista, ha scalato Palazzo Ducale a mani nude,  sul lato della Porta della Paglia, di fronte all’ingresso del campanile. Alle 22 di sera nessuna pattuglia dei vigili era in piazza, quindi esiste solo un filmato video della bravata girato da un veneziano con il telefonino.

Nessuna multa arriverà all’uomo che ha scalato con destrezza il palazzo, facendo leva sui preziosi bassorilievi, poichè non è identificabile dal video.

La sovrintendente ai beni artistici e architettonici Renata Codello si è detta sconcertata per l’accaduto: “Sono esterrefatta – ha detto – del fatto che sia possibile aggrapparsi a colonnine e decori gotici che non sono certo in grado di sostenere il peso di una persona. Faremo delle verifiche per capire se vi sono stati eventuali danni. Non c’è limite all’esibizionismo”. “Spiazza – ha aggiunto – che vengano compiuti atti fuori da ogni immaginazione. È difficile fare prevenzione di cose che paiono imprevedibili e soprattutto al di fuori di una qualsiasi ragionevolezza”.

Nel frattempo le immagini stanno facendo il giro del web, facendo chiedere ai veneziani stessi (e non solo) se questo è il turismo che vogliono per Venezia.

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