Checco Zalone: poliedrica genialità. Anti-razzismo, anti-Stato, anti-italiano!

Abbiamo visto per voi il film Tolo Tolo, e pensiamo che Zalone sia un genio indiscusso

La storia di un viaggio in una terra straniera attraverso il quale, però, viene raccontata l’Italia.

Questo è TOLO TOLO, nuovo film di Checco Zalone (al secolo Luca Medici) scritto, interpretato e stavolta anche diretto dal comico pugliese.
Distribuito nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 1′ gennaio 2020, la pellicola è già campione di incassi.

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Zalone fa il salto di qualità e sforna un film artisticamente più maturo di quelli precedenti e a tratti geniale.
Non è impresa facile far ridere, è risaputo.
Non è impresa facile far ridere mostrando ciò che non funziona socialmente e politicamente in un paese.
Non è impresa facile fare tutto questo e metterlo in un racconto che funziona.

Nella pellicola la genialità di Zalone

Accenni alla storia del nostro cosiddetto Bel Paese, all’attuale situazione politica, al malato sistema legislativo che cinge un’economia che conduce inesorabilmente al culto del fallimento.
Questo e tanto altro in una pellicola guidata dal comico, al momento, più acuto e raffinato che abbiamo, capace di rinnovarsi sempre.
Un progetto intelligente a partire dal trailer che ha preceduto l’uscita nelle sale e diventato presto virale, che costituisce un film a se stante, coerente con la pellicola unicamente per le tematiche trattate.
Svariate le allusioni ai molti personaggi influenti che inquinano i notiziari odierni, moltissime le frecciatine ai più recenti sviluppi socio-politici di casa nostra e un modo sempre originale e potente di criticare il Sistema e costruire la satira politica che alimenta tutta la storia.

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Due scene che colpiscono

La prima scena é l’apparente prevedibilitá


“Che è successo? Attacco epilettico? Attacco cardiaco??” …”No, attacco di fascismo!”
Un dialogo che se contestualizzato in una sequela di vicende sapientemente sceneggiate, sprizza piú originalità di quanto sembri. Attacco di fascismo sai come si cura? Checco risponde – Col gentalin.. – il medico dice – no con l ‘amore…

La seconda scena e la potenza del messaggio


La scena madre é proprio quella piú apparentemente ludica e infantile ma anche piú poetica. Una sequenza a tecnica mista, live action e animazione, che racconta, ovviamente in musica, l’errata concezione di considerare lo straniero come un errore nelle previsioni di Madre Natura.
La potenza del messaggio é sin troppo evidente.
Una canzoncina cammuffata da filastrocca per bambini con la quale si racconta di una cicogna con problemi alla vista che, sbagliando strada, porta i bambini in Africa invece che in qualunque altro paese in cui predomina la razza bianca.

Zalone il genio indiscusso

Pierfrancesco “Checco” Zalone è un piccolo imprenditore di Spinazzola la cui attività di ristorazione fallisce per errate scelte di marketing e debiti.
Fugge via e vivrà un’avventura fatta di buoni sentimenti ma anche orribili realtà, ritrovandosi dall’altra parte della barricata delle sue convinzioni.

Il comico e cantautore Checco Zalone, con alle spalle una gavetta nel cabaret sino alla consacrazione nello show Zelig, ci sbatte in faccia non soltanto l’inutilità di sentimenti purtroppo largamente ancora condivisi come il razzismo e l’intolleranza nei confronti de “l’altro”, ma ci ricorda soprattutto che al di fuori delle nostre mura culturali esistono realtà molto più semplici e migliori.
Luca Medici è un’artista poliedrico capace di tradurre la realtà e restituirla col suo sguardo ironico, fresco e, giustamente, politicamente scorretto.

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