Il maltempo e le forti piogge provocano danni non solo in Italia, ma anche ad altre latitudini.
Ieri forti piogge hanno scatenato inondazioni e causato frane nella capitale del Congo. 24 quartieri di Kinshasa sono stati colpiti da un’alluvione, che ha interessato 12 milioni di abitanti su un totale di circa 17.
Secondo le autorità congolesi, la maggior parte dei danni di questa inondazione è stata registrata laddove molte case erano state costruite abusivamente.
Il bilancio delle vittime dichiarato ufficialmente è di 120 morti e centinaia di feriti, ma il ministro della sanità locale, Jean Jacques Mbungani Mbanda ha riferito che il numero dei morti potrebbe salire a 141. Tuttavia, prima di diffondere i dati definitivi dovranno essere svolti dei controlli tra diversi dipartimenti.
Il fango imperversa su tutta la città e ricopre interi quartieri. L’autostrada che collega Kinshasa al porto marittimo di Matadi, la National Road 1, è stata danneggiata. Solo i pedoni possono passare. I residenti non capiscono come la forza dell’acqua da sola possa avere creato danni tanto ingenti.
Il portavoce del governo del Congo, Patrick Muyaya ha postato qualche foto sui social. Le immagini mostrano una strada sprofondata in un abisso, mentre la gente osserva.
Kinshasa era un villaggio di pescatori sulle rive del fiume Congo, ma ora è una delle più grandi metropoli africane. La sua recente urbanizzazione non è mai stata regolata, con la conseguenza che la città è diventata vulnerabile alle piogge intense. I cambiamenti climatici si sono accaniti con la grande urbe, mentre molte abitazioni sono state costruite abusivamente.
Ora le forze dell’ordine ed i soccorritori stanno cercando nel fango e nelle rovine i corpi di eventuali altre persone disperse.
