Covid: il Governo vuole riaprire il 3 dicembre

Il Governo ha come obiettivo la riapertura dei negozi in vista delle festività natalizie

Il 3 dicembre il Governo potrebbe approvare un nuovo decreto che contiene le nuove misure in vista del Natale. Misure meno restrittive per consentire uno shopping quanto più “normale” possibile rispettando sempre le dovute norme di sicurezza e igiene.

Non sarà un Natale tradizionale

La curva dei contagi e i numeri di testati e positivi si aggira attualmente attorno al 15%, l’obiettivo del governo è di farla scendere almeno al 10% e quindi fino al 3 dicembre tutto resta così com’è e due regioni Lombardia e Piemonte potrebbero passare a zona arancione intorno al 27 novembre.

La speranza è che si possa dare respiro ai ristoratori e ai negozianti, i maggiori colpiti dalla pandemia e penalizzati dalle chiusure sia totali che parziali mettendo in primo piano la salute e le esigenze economiche. È ancora presto per dare una valutazione ma si parla di riaprire per i primi di dicembre per poi chiudere tra il 20 e il 21 dicembre in attesa del prossimo anno in cui dovrebbero esserci vaccini pronti per il Covid.

Orari meno stringenti

Per il periodo natalizio, in particolare per i veglioni e le cene, potranno essere festeggiate solo con i componenti dello stesso nucleo familiare e limitati al massimo gli spostamenti soprattutto tra le varie Regioni. Gli orari di apertura potranno essere più flessibili così come l’orario del coprifuoco. Ma il Comitato tecnico scientifico dichiara “non sarà un Natale tradizionale“. I governatori spingono anche per la riapertura dei centri commerciali nel fine settimana ma è una proposta da valutare.

Puglia e Basilicata a rischio zona rossa

Puglia e Basilicata sono a rischio zona rossa, il ministro Roberto Speranza e Francesco Boccia oggi incontreranno i due governatori per parlare della questione. Mentre l’Abruzzo è già zona rossa. Le Regioni che si trovano attualmente in zona rossa sono Lombardia, Piemonte, Campania, Calabria, Toscana, Valle D’Aosta, Abruzzo e la provincia di Bolzano. Mentre in quella arancione si trovano Emilia Romagna, Friuli, Marche, Liguria, Sicilia, Basilicata, Umbria e Puglia.

In zona gialla restano Lazio, Molise, Sardegna, Veneto e provincia di Trento. Ma nessuna Regione passa a zona verde come afferma il ministro Boccia “aprire tutto non è contemplato serve cautela fino a quando non abbiamo la certezza che ne siamo fuori“.

Ambra Leanza
Ambra Leanza
Articolista freelance, appassionata di viaggi, lettura e scrittura