Le disposizioni del Dpcm in corso potrebbero essere sostituite da nuove regole, forse dal 3 dicembre. Notizie ne avremo sicuramente prima della fine del mese, anche perché i preparativi del Natale iniziano sempre molto prima. Non è solo una questione di pranzi e cenoni, in ballo ci sono scelte professionali, economiche e commerciali.
Il periodo delle feste è vitale per molte attività e commercianti, se ci sarà un nuovo lockdown restrittivo o delle regole di distanziamento tra famiglie e persone, servizi e commercio potrebbero re-invertarsi, potrebbero come è già successo, ma l’incognita è alta.
Natale e futuro Dpcm: si uscirà dalle zone rosse? Quanti parenti si potrebbero invitare?
Tuttavia, l’Ansa riporta che gli affetti sono tutelati e si parla di un futuro provvedimento che permetterà alle persone di poter trascorrere il Natale insieme. Forse si potrà uscire dalle zone rosse, una scelta prevista ma non ancora confermata. Si parla con certezza di applicare il metodo del sei, simile a quello dell’Inghilterra e altri paesi: non più di sei persone ospiti, una scelta ristretta tra parenti e congiunti. Nuclei famigliari sopra questo numero non devono mettere a rischio altre persone, purtroppo per loro è categorico il no ad altre persone fuori casa.
In un articolo di molte settimane fa avevamo parlato di organizzazione feste, cene e momenti conviviali con la pandemia in corso, quelle regole verranno irrigidite e ristrette. Con il nuovo Dpcm arriveranno delle abitudini e delle informazioni sull’organizzazione dei pasti e dei giochi perché è sul contagio in famiglia che si sta lavorando per diminuire il numero di positivi e potenziali pazienti di terapia intensiva.
Sandra Zampa, sotto segretaria alla Salute: scegliere familiari che si frequentano abitualmente
La sottosegretaria Sandra Zampa ha chiarito che si dovranno scegliere familiari che si frequentano abitualmente. Il modo di vivere il Capodanno cambia quest’anno, perché niente balli, feste e cenoni fuori casa ,in piazza, sale o alberghi, molti di questi si stanno già trasformando in posti alternativi per isolare pazienti positivi.
C’è l’ipotesi di tenere aperti i negozi anche fino alle 22 o alle 23, gli accessi dovranno essere sempre contingentati. Nei centri commerciali invece si entra a numero chiuso.
La suddivisione delle regioni e anche delle zone rimane a tre colori: rossa, arancione o gialla. Si discute sulla possibilità di far uscire persone dalle zone rosse ma è una decisione da prendere considerando il rischio di una terza ondata da scongiurare.