Crisi economica, Fabi: “Tornano a crescere i mutui non pagati dagli italiani”

Per il sindacato è sintomo di una grande incertezza economica

Secondo un’analisi fatta dal sindacato bancario Fabi (Federazione Autonoma Bancari Italiani) a causa dell’incertezza economica sono aumentati i mutui e le rate non pagati dagli italiani. Si tratta di una situazione direttamente collegata con il clima di precarietà che si respira dal 2020.

Fabi: “Le famiglie pagano la crisi economica”

Si tratta di una brusca inversione di tendenza, ancorché di importo apparentemente non rilevante. Dopo quasi sei anni consecutivi di riduzione del credito deteriorato riconducibile alla clientela privata, calato progressivamente da maggio 2016” aggunge il sindacato. Il totale delle sofferenze delle famiglie è passato, da febbraio 2021 a febbraio 2022, da 11 miliardi e 559 milioni a 12 miliardi e 373 milioni con una crescita, in un anno, del 7,04% corrispondente, per l’esattezza, a 804 milioni.

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Il segretario generale Fabi Lando Sileoni sottolinea che “probabilmente sono i primi segnali negativi, i primi effetti della crisi economica generata dalla pandemia. Solo in parte tamponata con le moratorie dello Stato ed emergono i primi segnali di incertezza delle fasce più deboli della nostra società che la guerra fra Russia e Ucraina aumenterà. Il governo deve confermare una serie di interventi economici sui prestiti bancari fino al termine del conflitto; prorogando le garanzie sui nuovi prestiti e le moratorie sui mutui e i finanziamenti già erogati in passato, almeno fino al termine del conflitto tra Mosca e Kiev”.