Arriva all’esame del Senato il DDL Autonomia, uno dei provvedimenti previsti dal programma dell’Esecutivo Meloni che è stato varato dal ministro leghista per gli Affari regionali, Roberto Calderoli. Subito dopo il voto finale dell’aula, il provvedimento passerà alla Camera.
L’intenzione del ministro Calderoli è quella di dare attuazione all’articolo 116 della costituzione, ai sensi del quale – sulla base di intesa fra lo Stato e la regione interessata – possono essere attribuite alle regioni a statuto ordinario, che ne facciano richiesta, forme e condizioni particolari di autonomia in 23 materie. Si va dalla Salute all’Istruzione, dallo Sport all’Ambiente, passando per Energia, Trasporti, Cultura e Commercio Estero.
Inoltre il provvedimento prevede la possibilità da parte delle regioni di trattenere il gettito di fiscale legato alle erogazioni dei servizi per l’utilizzo di quelle risorse sul proprio territorio. Ovviamente le funzione autonome vedranno la luce soltanto dopo che saranno garantiti i LEP, cioè i livelli essenziali di prestazione per ogni regione. Infatti si dovranno garantire dei livelli minimi di servizi erogati da tutte le regioni, dalla Valle d’Aosta fino ad arrivare alla Sicilia.
Infine, per evitare squilibri economici fra le regioni che aderiscono all’autonomia e quelle che non lo fanno, il disegno di legge pensa a misure di compensazione.
