Dietrofront di Decathlon sul “velo da corsa” per le donne musulmane. Dopo l’alzata di scudi di praticamente tutti i partiti politici della Francia i grandi magazzini specializzati nelle vendita di abbigliamento sportivo hanno deciso di non venere più questo capo di abbigliamento ” fino a nuovo ordine”.
L’hijab da corsa è un velo islamico pensato per permettere alle donne musulmane di fare sport senza infrangere i precetti della loro religione che vogliono le donne assolutamente velate. Le donne musulmane avevano bisogno di un velo ma più aderente per assecondare tutti i movimenti del corpo e non ostacolare la visuale, ecco l’hijab da corsa.
Decathlon si difende
“Con totale responsabilità, prendiamo la decisione di non commercializzare al momento attuale questo prodotto in Francia”, dicono i responsabili di Decathlon ad una radio francese.
In Francia si può indossare il velo ma ci sono alcune limitazioni molto chiare per quanto riguarda luoghi e manifestazioni pubbliche. In questi casi le donne sono invitate a togliere il velo per identificare i partecipanti o chi entra in un luogo pubblico e minimizzare così il rischio di attentati. Il cosiddetto ‘hijab da corsa’ sarebbe dovuto arrivare sul mercato francese a metà marzo, dopo una prima introduzione nel mercato marocchino, ma adesso l’iniziativa, almeno in Francia, sembra sospesa.
Velo si o no?
Intorno al velo islamico negli ultimi anni si sono dette tante cose; c’è chi vorrebbe vietarlo a priori per questioni di sicurezza e chi invece vorrebbe sentire prima il parere della comunità islamica e poi decidere di conseguenza.
Dopo i terribili e sanguinosi attacchi di cui la Francia è sta vittima, i dubbi ed i sospetti sono difficili da cancellare e molti hanno paura che sotto quel tessuto si nascondano armi ed esplosivi. E’ difficile trovare una via di mezzo che aiuti l’identificazione e allo stesso tempo faccia sentire le donne musulmane rispettose del loro credo religioso.