Dpcm non ancora pronto, coprifuoco sì o no? Possibile lockdown per Lombardia e Piemonte

Il decreto non è ancora definitivo e uscirà nei prossimi giorni, intanto si discute sui nuovi lockdown da imporre alle diverse Regioni

È totale caos in Parlamento. Il nuovo Dpcm annunciato ieri doveva essere firmato da Conte e reso operativo già da oggi ma a quanto pare mancano sia i testi definitivi che gli accordi. Il decreto quindi non è ancora pronto e si dovrà aspettare domani o al massimo giovedì o venerdì.

Decreto non ancora pronto

Il presidente Sergio Mattarella ha chiamato Giovanni Toti e Stefano Bonaccini chiedendo la massima collaborazione. Uno dei principali focus attualmente riguarda il coprifuoco ovvero si chiude alle 18 o alle 21? Alcune Regioni come la Lombardia, la Campania e la Puglia chiedevano espressamente la chiusura alle 18.

Il ministro Dario Franceschini insieme a Francesco Boccia e al ministro Roberto Speranza sostengono la chiusura non oltre le 20. Nella tarda serata di ieri l’accordo previsto dal decreto era sul coprifuoco alle 21 ma di definitivo non c’è ancora nulla. Oltre a ciò ci sono alcune regioni specie Lombardia e Piemonte che potrebbero già entrare in lockdown e Speranza insiste nel proclamarle zona rossa già a partire da oggi in quando il loro indice Rt è arrivato a 2. Mentre i governatori delle Regioni vogliono aspettare l’uscita definitiva del testo.

Nuova stretta sugli spostamenti

Per quanto riguarda gli spostamenti nelle Regioni a rischio essi saranno vietati, non si potrà né entrare né uscire se non per motivi strettamente necessari: lavoro, spesa, visite mediche che devono essere certificate dal modulo, ma rimane la possibilità di far rientro nel proprio domicilio anche se è zona rossa.

Un’altra questione riguarda poi gli spostamenti con i mezzi, la riduzione della capienza massima sarà del 50% su tutto il Paese inclusi anche i treni. Inoltre bar, ristoranti e pub resteranno aperti fino alle 18 ma avranno l’obbligo di chiudere la domenica a pranzo. Chiusi nei fine settimana e nei giorni festivi anche i centri commerciali ma resteranno aperti e funzionanti farmacie, alimentari, parafarmacie e tabaccai.

Scuola, lezioni a distanza

Le lezioni resteranno a distanza non solo parzialmente ma integralmente così ha dichiarato il premier Conte mentre la Azzolina continua a difendere le lezioni in presenza. Inoltre i musei e le mostre, che erano rimasti aperti durante l’ultimo periodo, potrebbero chiudere anch’essi pure nelle Regioni dove il pericolo lockdown sembra lontano.

Ambra Leanza
Ambra Leanza
Articolista freelance, appassionata di viaggi, lettura e scrittura

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