Per il 395° anno dell’ evento religioso popolare il carro sarà realizzato dai detenuti del carcere palermitano l’Ucciardone.
Per questa nuovissima edizione del Festino della Santuzza il carro sarà costruito dai detenuti e vedrà un fitto calendario ricco di appuntamenti che cominciano molto prima del 14 luglio. Per la 395esima annata il carro trionfale, che sfilerà nelle vie del centro storico palermitano, vedrà come protagonisti-artigiani i reclusi del carcere penitenziario più antico del capoluogo: l’Ucciardone.
Il primo patrimonio culturale immateriale
“U fistino” è una delle celebrazioni religiose siciliane ad essere ufficialmente riconosciuta come patrimonio immateriale d’Italia dall’Istituto centrale per la demoetnoantropologia (IDEA), ente istituito con decreto del presidente della Repubblica del 26 novembre 2007 n. 233.
“Aspettando il Festino”
Il Primo evento da segnare in agenda è per il 30 marzo, giorno in cui si terrà “Aspettando il Festino” una visita guidata al Santuario in cui saranno raccontate storie e misteri relativi a Santa Rosalia e al suo rifugio volontario nelle alture di Monte Pellegrino.
Per la realizzazione del carro, i detenuti avranno il privilegio di essere aiutati dallo scenografo siciliano Fabrizio Lupo. Il carro, dal sapore borbonico, sarà assemblato al di fuori delle mura carcerarie così da consentire ai cittadini non addetti ai lavori di vedere il work in progress.
L’Ucciardone è il vero protagonista
“Pensiamo che i detenuti possano essere risorse positive per la società – così si espone Rita Barbera, direttrice dell’Ucciardone -. La detenzione può essere una risorsa di energie umane. L’apertura di un carcere è una richiesta di pacificazione tra chi compie i reati e chi da questi reati viene offeso. Per i detenuti è una forma di reinserimento. Stanno contribuendo a fare qualcosa di importante per la nostra città, per la nostra santa patrona”.
L’Inquietudine
La tematica relativa al Festino di quest’anno è l’Inquietudine. Spiega il sindaco Leoluca Orlando: “L’inquietudine è l’alternativa umana alla paura. Quando non rispetta la persona umana, l’inquietudine si trasforma in paura. In questa struttura bisogna sconfiggere la paura con l’inquietudine. Il dubbio è legittimo. Ma la pena deve avere una funzione rieducativa che non può prescindere dal rispetto della persona umana. Per questo l’Ucciardone è Palermo, Palermo è l’Ucciardone. Santa Rosalia è la patrona di Palermo, di tutti i palermitani, dentro e fuori l’Ucciardone nessuno escluso”.
Il sesto Festino per Lollo Franco
Anche per il 2019 il Direttore artistico del Festino sarà Lollo Franco che insieme a Letizia Battaglia metterà insieme i pezzi per la manifestazione. Questo sarà il quinto Festino per Franco e afferma qualche anticipazione relativa:
“Uno spettacolo a trecentosessanta grandi che entrerà nella storia. Lavoro come volontario all’Ucciardone da anni. E vorrei sottolineare che non ho mai preso una lira. I miei festini sono stati fatti rimettendoci. Ma volete mettere l’orgoglio? L’orgoglio di vivere un momento di aggregazione come questo, insieme ai miei detenuti. Quest’anno trovato lo sgabello del detenuto fatto il carro di Santa Rosalia. Sgabelli perché ai carcerati non spetta la spalliera”.