The day after: dopo la devastazione portata ieri dai tifosi del Feyenoord a Roma, è il momento delle dichiarazioni forti. Se la politica italiana si scervella su chi sia il responsabile indiretto degli incidenti (il sindaco Marino? il ministro degli Interni?), la parte olandese prende le distanze dall’operato dei loro connazionali teppisti. Eric Gudde, direttore generale del club olandese, condanna chi è da condannare ma ci tiene a precisare che ”all’Olimpico è andato tutto liscio”. L’Uefa commina sanzioni solo sui fatti che avvengono dentro lo stadio, non fuori. Perciò il Feyenoord si sente la coscienza a posto. Non quanto la Roma, che invece – anticipa Gudde – potrebbe pagare per il lancio di fumogeni. Una piccola beffa.
Per fortuna a controbilanciare l’assurda indifferenza del Feyenoord c’è un politico olandese piuttosto influente. Si tratta di Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione Ue e fra l’altro tifoso della Roma. Su Facebook scrive: “Linea dura contro le azioni di chi si definisce tifoso del Feyenoord, segno della barbarie e della maleducazione: Roma è la mia seconda casa da anni. I miei pensieri vanno agli agenti feriti e agli abitanti di Roma”. Nessuna parola sui fumogeni lanciati dagli ultrà giallorossi: qualcuno, in Olanda, se ne risentirà?