Foggia, due migranti muoiono, avevano lasciato il braciere acceso

Le vittime sono due africani giovani, non ancora identificati

A Borgo Mezzanone, il “ghetto” in provincia di Foggia occupato da almeno 1.500 immigranti, si è verificata l’ennesima tragedia nella notte. Due persone sono decedute all’interno della baracca che occupavano a causa delle esalazioni di monossido di carbonio prodotte da un braciere.

Le vittime sono un uomo e una donna di origini africane non ancora identificati. Gli ospiti del ricovero avevano acceso il braciere per scaldarsi in una notte particolarmente fredda. Altre due persone che dormivano dentro della stessa stanza sono rimaste intossicate, ma le loro condizioni di salute non sarebbero gravi.

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A dare l’allarme, altri ospiti del ghetto, che hanno chiamato il 118. La maggior parte degli ospiti del quartiere lavorano come braccianti nelle campagne del Foggiano. Alcuni di loro non hanno neanche documenti identificativi e lavorano in nero per sopravvivere.

Sul posto sono arrivati puntuali i soccorritori: due ambulanze del 118, una volante della polizia ed i vigili del fuoco. Il personale medico sanitario non ha potuto fare niente per la giovane coppia se non constatare il decesso. Gli altri due migranti intossicati sono stati accompagnati in ospedale.

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I vigili del fuoco, che conoscono molto bene Borgo Mezzanone, hanno messo in sicurezza tutta la zona. Nel corso del 2022 sarebbero stati almeno 150 gli interventi dei vigili del fuoco nel ghetto, quasi tutti per spegnere roghi e bonificare l’area interessata. L’ultima volta che due persone morirono a causa delle esalazioni di monossido di carbonio risale al mese di novembre del 2022. In quell’occasione persero la vita due nigeriani che avevano acceso una stufa per fare fronte al freddo.