Giorno del Ricordo, migliaia gli italiani che morirono nelle foibe

Ieri, il Presidente del Senato, Ignazio La Russa ha reso omaggio alla foiba di Basovizza (TS)

Oggi, 10 febbraio del 2023 si celebra il giorno del Ricordo. Il Parlamento italiano nel 2004 ha istituito la ricorrenza per riflettere su alcuni dei momenti più bui della storia del Paese. Oggi si commemorano i migliaia di italiani che morirono nelle foibe.

Le foibe sono cavità carsiche di origine naturale profonde anche centinaia di metri; si trovano tra il Friuli Venezia Giulia e le attuali Slovenia e Croazia (all’epoca dei fatti Jugoslavia). In quelle fosse furono gettati vivi e morti quasi diecimila italiani tra il 1943 e il 1947.

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Il giorno del 10 febbraio è stato scelto perché in quella data furono firmati i trattati di pace di Parigi. Nel 1947 l’Istria, il Quarnaro, la città di Zara e una grande parte della Venezia Giulia furono assegnate alla Jugoslavia e tolte all’Italia. A partire da quel momento, migliaia di profughi lasciarono le zone espropriate per tornare in Italia dove vivevano in alloggi di fortuna, ma potevano essere ancora cittadini italiani.

Ieri, giovedì 9 febbraio del 2023, il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, si è recato a visitare la foiba di Basovizza (TS). Il pozzo fu dichiarato monumento nazionale nel 1992 dall’allora Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. Dopo una breve cerimonia, La Russa si è inginocchiato per porgere omaggio ai tanti italiani trucidati ingiustamente.

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Come ogni anno, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha invitato le scuole a organizzare iniziative finalizzate a diffondere la conoscenza di questa pagina drammatica della storia. Che servano anche a ricordare il grande patrimonio culturale degli italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia