H&M dà vita agli abiti derivati dalla plastica riciclata

collezioni realizzate in PET e cotone sostenibile per salvare l'ambiente dal fast-fashion.

Diversi sono i marchi che stanno puntando tutto sul recupero della plastica dagli oceani. Uno dei brand che si stanno impegnando su questo fronte vi è H&M che già nella collezione primaverile/estiva del 2017 ha lanciato la linea Conscious.

H&M e il Bionic

Questa prevedeva la realizzazione di abiti in Bionic, un tessuto molto simile allo chiffon, derivato dai rifiuti marini plastici. Questi capi, fatti con coscienza, sono prodotti con un minor impatto ambientale.

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Il tessuto completamente riciclato ha un’altissima qualità sia nella fattura che nella morbidezza. Realizzato dall’azienda Bionic, fondata da Tyson Toussant, ha l’obiettivo di trasformare la plastica in filato. H&M ha utilizzato questo materiale per la Conscious Exclusive Collection uscita nell’aprile 2019.

Adidas e Louis Vuitton creano abiti eco-sostenibili per salvare l’ambiente

Oltre alla nota catena di abbigliamento low-cost svedese, anche Adidas, Lous Vuitton e altre stanno lavorando concretamente sulla produzione di abiti eco-sostenibili che si basano sul concetto di economia circolare.

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Progettare la creazione di collezioni in plastica riciclata sembrerebbe distruggere in parte l’idea che il fast-fashion abbia come obiettivo un deterioramento istantaneo degli abiti acquistati, sicché andrebbero sostituiti periodicamente creando così un enorme spreco di risorse e inquinamento ambientale.

H&M punta sulle collezioni in cotone sostenibile

Questo impegno si è espresso nella raccolta di abiti usati all’interno dei punti vendita di tutto il mondo. Nel 2015 il 20% della produzione ha utilizzato materia prima riciclata e sostenibile. H&M è attualmente uno dei più importanti compratori di cotone organico al mondo ed entro il 2020 il suo goal è di introdurre sul mercato vestiti in cotone sostenibile.

Maria Carola Leone
Maria Carola Leone
Maria Carola Leone, classe 1990. Laureata in Lingue e Letterature Moderne dell’Occidente e dell’Oriente – Curriculum orientale (Arabo, Ebraico e Francese) con votazione 110/110 e lode. Parla correttamente 5 lingue: inglese, francese, spagnolo, arabo ed ebraico. Da sempre sostenitrice dell’arte e della cultura intraprende il suo percorso da culture-teller a 11 anni quando pubblica il suo primo articolo giornalistico sul quotidiano ‘La Sicilia’. Continua a scrivere fino a quando nel 2012 entra a far parte della condotta Slow Food 570 diventando Responsabile dei Progetti educativi, editoriali e culturali collaborando attivamente e con serietà al progetto. Attualmente è Docente di Lingue Straniere presso una scuola superiore di Palermo, si occupa di Digital Marketing, Traduzioni e sottotitolaggio e collabora per la Condotta Slow Food di Palermo.