Angelo Raffaele Fuggiano, 28 anni, lavorava per la ditta Ferplast. Questa mattina, durante le operazioni di manutenzione al reparto Ima, nel complesso dell’Ilva, una fune d’acciaio è saltata e lo ha colpito alla schiena, ferendolo a morte.
Immediati i soccorsi, ma per il ragazzo non c’è stato nulla da fare: il colpo violentissimo lo ha ucciso in un istante.
I sindacati hanno proclamato uno sciopero immediato, iniziato alle 11 di questa mattina, che terminerà venerdì mattina alla scadenza del primo turno di lavoro.
Il governatore della Puglia, Michele Emiliano: “Angelo Fuggiano, 28 anni, era nato e cresciuto a Tamburi, il quartiere di Taranto a ridosso dell’Ilva. Ha respirato i veleni della fabbrica. Ha cercato lavoro in quella fabbrica. Con i suoi due bimbi viveva nel suo quartiere. Amato da tutti. Oggi, per un incidente al quarto sporgente, Angelo é morto. Così non si può andare avanti. Non si può morire di lavoro. A venti mesi dalla morte di Giacomo Campo”.
Fuggiano lascia una compagna e due figli.