Incendio di Faenza, la situazione appare sotto controllo

I soccorritori giunti sul posto: "fate allontanare i bambini"

Faenza (Ravenna), il rogo scoppiato il 9 agosto sembra essere definitivamente sotto controllo. Le squadre di vigili del fuoco prontamente intervenute sulla scena hanno domato l’incendio, ma le dinamiche dello scoppio sono ancora da chiarire. I primi rilievi riguardanti la tossicità dell’aria sembrano rassicurare la popolazione, ma bisognerà attendere lunedì per il controllo di diossine e metalli sprigionate dalla nube tossica.

Incendio di materiale plastico e olio alimentare, cause da chiarire

Il rogo ha avuto origine a via Deruta numero 7, in un capannone della Lotras Service, azienda impegnata nella movimentazione e stoccaggio merci. Il capannone conteneva tonnellate di merci  provenienti da tutto il mondo da smistare presso esercizi commerciali.

- Advertisement -

A preoccupare l’Arpae, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, specialmente la presenza di materiale plastico all’interno del capannone. Alcuni frammenti sono stati portati dal vento in varie zone di Faenza. Oltre alla plastica, l’incendio ha interessato principalmente olio alimentare. Le cause dell’incendio sono ignote.

Esiti dei primi rilevamenti disponibili, si invita la massima cautela

I primi campionamenti sull’aria sono disponibili, e i risultati sembrano essere confortanti per la popolazione: sono assenti acido cloridrico ed ammoniaca. Le rilevazioni sulla presenza di diossine, furani, idrocarburi policiclici aromatici e metalli saranno disponibili nella giornata di lunedì.

- Advertisement -

Per quanto concerne la presenza di ossidi di azoto e monossido di carbonio, si sono registrati valori nella norma a Parco Bertozzi, mentre a Bagnacavallo sono stati rilevati valori superiori ma entro i limiti di legge.

Nel frattempo, il comune ha invitato tutti i cittadini alla massima cautela: uscire solo se è necessario e tenere porte e finestre chiuse.  Inoltre, l’oncologa Patrizia Gentilini dell’ospedale di Forlì, esponente dell’associazione dei medici per l’ambiente, ha ritenuto opportuno sottolineare i rischi per i bambini, invitando le famiglie a tenerli lontani dalla zona colpita e da quelle dove soffiano i venti.

- Advertisement -

L’oncologa ha inoltre invitato la popolazione a non consumare frutta e verdura coltivati nella zona dell’incendio, e qualora non si avesse certezza della provenienza, occorre rimuovere accuratamente la buccia e sciacquare attentamente i prodotti.