Intellettuali di Padova contro Bitonci

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Personalità di spicco del mondo universitario accusano Bitonci di non rispettare la laicità sancita dalla Costituzione.

Le elezioni di quest’anno, a Padova, hanno prodotto la vittoria di Massimo Bitonci, candidato della Lega Nord e sostenuto dalla coalizione di centro-destra. Aiutato da una campagna elettorale a tratti provocatoria nelle proposte e nelle promesse, il neo-sindaco non ha tuttavia smentito le aspettative di parte del suo elettorato. Dopo aver presentato la propria auto con l’adesivo “Veneto indipendente”, è arrivato il momento delle decisioni: venerdì scorso il sindaco ha ordinato lo sgombero di un campo rom nei pressi di Ponte di Brenta.

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Ma non è stato questo che ha suscitato quella speciale indignazione che ha condotto alla stesura di un “manifesto per Padova”. A provocare lo sdegno di 14 personalità del mondo della cultura è stata la minaccia, da parte di Bitonci, di revocare il permesso di utilizzare la palestra della scuola Giotto per le attività religiose della comunità musulmana padovana.

I fautori del suddetto documento hanno fatto presente che questo tipo di annunci contrastano non solo con lo slogan impugnato dal neo-eletto amministratore cittadino (“Il sindaco di tutti”), ma soprattutto con il principio della libertà religiosa sancito dalla Costituzione italiana.

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A rafforzare le critiche rivolte a Bitonci è intervenuto inoltre l’annuncio, da parte di quest’ultimo, dell’obbligo, per gli edifici pubblici, di esporre il crocifisso. Un simbolo religioso sulla cui presenza nelle scuole, non più di un anno fa, si era già aperto un dibattito a livello nazionale.

Gli autori del manifesto in questione ricordano che la religione cattolica, a partire dal rinnovo dei Patti Lateranensi del 1984, non è più la religione di Stato, sostenendo che le dichiarazioni del nuovo sindaco sono il sintomo di un’ideologia “basata sul disprezzo del diverso”.

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Tra i firmatari del documento spiccano i nomi di Paolo Crepet e Oliviero Toscani, Sebastiano Bagnara, Caterina Virdis, Paolo Berti, Caterina Griffante, Umberto Curi, Giovanni Palombarini, Ivano Paccagnella, Gabriella Imperatori, Giuseppe Mosconi, Martina Meneghello, Ugo Funghi e Renato Rizzo. Personalità dell’università e del mondo culturale padovano la cui voce diffcilmente verrà ignorata.