La Casa di Riposo per Musicisti G.Verdi: nel cuore di Milano

Ospitalità, musica e bellezza a Casa Verdi, a Milano.

Delle mie opere quella che mi piace di più è la casa che ho fatto costruire a Milano per accogliervi i vecchi artisti di canto non favoriti dalla fortuna…Poveri e cari  compagni della mia vita. Credimi amico, quella casa è veramente l’opera mia più bella.” (Giuseppe Verdi).

Con queste parole Giuseppe Verdi, il grande musicista di Busseto a cui dobbiamo opere liriche come il Nabucco (“Va’ Pensiero sull’ali dorate…”), Aida, il Trovatore, il Rigoletto, la Traviata (“Amami Alfredo…”)…, presentò quella che chiamò la “sua opera più bella”.Prima della sua morte  la donò alla Fondazione  Giuseppe Verdi . La bellissima palazzina in stile neogotico venne progettata alla fine dell’800 dall’architetto Camillo Boito, fratello del musicista Arrigo, amico di Verdi.

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Annessa alla Casa si trova la Cripta, dove il Maestro riposa insieme alla seconda moglie, Giuseppina Strepponi. Inoltre la Fondazione dal 1998 oltre ai musicisti anziani accoglie i giovani studenti di musica più meritevoli, ma privi di mezzi, basta che frequentino le scuole di musica riconosciute in Milano. Vi vengono tenuti anche concerti di musica classica e lirica nella bella Sala Concerti e visite guidate dal Touring Club Italiano (TCI).

https://it.m.wikipedia.org/wiki/File:Cripta_Giuseppe_Verdi_(Milano).jpg

La storia della casa incominciò nel 1891, quando in un’intervista sulla Gazzetta Musicale di Milano, egli annunciò la propria intenzione di voler erigere una casa di riposo per musicisti. A tal fine aveva acquistato un grande appezzamento di terreno fuori Porta Magenta, a Milano, oggi piazza Buonarroti (fermata della Metro Rossa)., di cui informò Giulio Ricordi, il suo amico editore. Fu costruita dal 1896 al 1899, periodo in cui Verdi e la moglie più volte incontrarono l’architetto per rendere la dimora il più possibile accogliente: “Bisogna fare le cose col cuore…” diceva…

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https://www.flickr.com/photos/edellepi/4474044783

Egli non volle tuttavia che fosse aperta  prima della sua morte,  che avvenne nel 1901. Dal 10 ottobre 1902 ( suo ottantanovesimo genetliaco),la casa  accolse circa mille musicisti dai 65 anni in avanti. All’ingresso si viene accolti dalla lapide sulla destra, in cui sono incise le sue parole di presentazione della casa, “l’opera che più gli piacque”, prima di accedere sulla destra alla scala che conduce alla Sala Concerti. Questa, splendida, con infissi e porte in legno, ha il soffitto e le pareti decorate con riquadri geometrici e dipinti di fiori, e i ritratti dei musicisti più noti dell’epoca, come Pergolesi, ancora del 1700, per finire con Gioachino Rossini, il suo contemporaneo più vecchio,  Il autore del “Barbiere di Siviglia”…Tutta la casa è arredata con mobili antichi, prevalentemente in stile ‘800, con angoli che inevitabilmente fanno tornare indietro di un secolo i visitatori.

Già all’entrata si sentono le voci dei giovani cantanti che provano pezzi d’opere a fianco del pianista, nella sala accanto, mentre dalla sala Concerti volano le note dei più grandi maestri di classica e lirica, suonate dai giovani più meritevoli, per pianoforte, violino, orchestra…, e di canto.  Fuori,nel verde giardino di fronte alla Cripta,risuonano con l’eco della passione di chi ama la musica al punto da aver deciso di dedicarvi tutta la vita.

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Così Giuseppe Verdi riuscì a creare, come disse, “una cosa fatta col cuore…, l’opera sua più bella”.

I concerti di opera classica e lirica tenuti dalla Società del Quartetto si tengono tutte le domeniche alle ore 17 fino al 25 novembre 2018. Ulteriori informazioni si possono trovare nel programma intitolato “Domenica a Casa Verdi”, distribuito dall’ Ufficio del Comune di Milano, in galleria Vittorio Emanuele, e nel sito: www.quartettomilano.it.

Grazia Paganuzzi