La storia incredibile di Shadows from the Walls of Death, il libro che ti uccide

Con l'intento di avvisare gli americani del pericolo che correvano con le carte da parati colorate con l'arsenico, il chimico Robert C. Kedzie scrisse un libro letale da toccare e leggere senza protezione alle mani, agli occhi e alle vie respiratorie.

Prima di raccontare il libro di chimica più assurdo al mondo

La storia dell’arredamento e della costruzione delle case è ricca di episodi incredibili e particolari. Parlando di un libro scritto da un chimico che si può considerare un vero pezzo da collezione, arriviamo a raccontare cos’è l’arsenico. È un semimetallo che se presente nell’acqua causa tantissimi problemi alla salute. La sua pericolosità è stata scoperta e studiata nel tempo, nonostante ciò viene ancora usato nell’industria, molti decenni dietro veniva utilizzato dai proprietari di case per dipingere le pareti o meglio creare carte da parati. Ebbene, queste superfici erano pericolosissime sia all’esterno che all’interno perché le particelle di questo semimetallo venivano inalate, respirate, toccate provocando dei gravi danni alla salute. Se un bambino o un animale domestico ingoiava un pezzetto di queste carte da parati rischiava anche la vita.

Arsenico come carta da parati? Azzardiamo un parallelo quasi moderno nei nostri borghi storici

Nella nostra storia architettonica potremmo avanzare questo esempio parallelo, le case in tufo, una materiale vulcanico radioattivo che produce un gas invisibile e nocivo alla salute chiamato Radon. Le case in tufo insieme ad altre costruzioni tipiche di un borgo (muri, chiese, piccoli castelli) rappresentavano la forma architettonica caratteristica di alcuni borghi antichi, dalla Campania, al Lazio, alla Toscana. A questo materiale si è dovuto rinunciare o applicare delle tecniche costruttive per rendere le case e ambienti il più sicure possibili. Architetti ed esperti possono studiare materiali dall’estetica molto simile per non perdere del tutto colori e tonalità caratteristiche.

- Advertisement -

Shadows from the Walls of Death di Robert C. Kedzie

Shadows from the Walls of Death si traduce in Ombre dalle pareti della morte. È un libro realizzato da un chimico di nome Robert C. Kedzie, ne pubblicò nel 1874 cento copie tutte pericolose da toccare, una donna è morta per la sua consultazione.

Infatti, decise di parlare del pericolo letale dell’arsenico e del suo livello tossico anche in piccole porzioni inserendo all’interno campioni reali di carta da parati prodotta con colori a base di questa sostanza. L’intento era quello di sensibilizzare il pubblico.

- Advertisement -

Dentro 100 pagine, l’autore ha inserito ben 86 campioni di carta da parati pigmentata, una testimonianza importante anche per la storia dell’architettura e dell’arredamento verso la fine dell’800 (nella seconda metà).

In quel periodo storico, più del 65% delle carte da parati negli Stati Uniti conteneva l’arsenico e rilasciavano questo veleno lentamente contaminando aria, cibo, acqua e persino i vestiti delle persone. Il risultato una morte lenta dovuta a sintomi che venivano associati a varie malattie più che a questa sostanza. M. Kedzie inviò le cento copie di questo libro a tutte le biblioteche pubbliche del Michigan con una nota che avvisava i bibliotecari di non far toccare le pagine ai bambini e di guidare anche i lettori adulti nella modalità di consultazione più sicura.

- Advertisement -

Per creare questo libro, l’autore contattò numerosi commercianti per reperire campioni di carta da parati realizzati con arsenico. Quando le teorie di Kedzie vennero confermate la maggior parte dei bibliotecari bruciarono il libro provocando la distruzione di molti originali.

Che fine ha fatto il libro oggi, è possibile leggerlo online?

Le pochissime copie rimaste si parla di 4, si possono considerare dei veri reperti da museo. Una di queste è conservata dalla Harvard University Medica School e dalla National Library Of Medicine che lo ha scannerizzato e reso disponibile online, ecco il link per leggere questo incredibile documento storico. https://collections.nlm.nih.gov/bookviewer?PID=nlm:nlmuid-0234555-bk#page/104/mode/2up

Iole Di Cristofalo
Iole Di Cristofalo
Articolista e web copywriter