La storia non si sfratta, ecco una nuova petizione contro il Comune di Roma

Il Comune di Roma sfratta l'Istituto Storico del Medioevo ma il presidente, studiosi e storici non ci stanno, si difendono con una petizione

Il Comune di Roma è proprietario dei locali dove dal 1883 è presente l’Istituto Storico Italiano per il Medioevo. L’archivio, la biblioteca e tutto uno spazio dedicato allo studio, alla ricerca storica e anche alla formazione di medievalisti si trova in Piazza dell’Orologio. La zona è il Rione Ponte, caratterizzato dall’intersecarsi di vie antiche, palazzi e chiese non molto lontane dalla Città del Vaticano.

Istituto Storico per il Medioevo: la storia non si sfratta

Lo scorso 16 novembre, il Comune di Roma ha richiesto ufficialmente con una lettera di lasciare entro novanta giorni i locali liberi da cose e persone. Il motivo è che l’Istituto ha accumulato un debito di 24 milioni e 400 mila euro nei confronti del Campidoglio. Un’altra motivazione è la necessità di spazi per un altro archivio, a questa richiesta il presidente dell’istituzione e gli storici rispondono.

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L’Istituto Storico del Medioevo ha creato una petizione: La Storia non si sfratta. Si è unito ai ricercatori e all’amministrazione del centro di ricerche, fondato nel 1883, anche il Coordinamento Giunta delle Società Storiche. L’Istituto ha pubblicato sul suo profilo Facebook la copia del comunicato.

Su Roma Today, leggiamo le ragioni che portano l’Istituto ad opporsi allo sfratto coatto, la prima è la rinuncia ad “un’istituzione riconosciuta nel mondo e con un’intensa attività culturale e editoriale”. L’Istituto del Medioevo si è organizzato per portare avanti le ricerche e permettere la consultazione anche durante la pandemia. Ospita un patrimonio librario di 66.000 volumi, un archivio ricco di manoscritti e fonti storiche provenienti da fondi istituzionali e personali importanti.

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Il Comune di Roma oltre al debito necessita di locali per l’Archivio Storico Capitolino, i medievalisti rispondono così

Il Comune di Roma ha motivato lo sfratto per l’esigenza di ospitare l’Archivio Storico Capitolino, una motivazione non vera, riferisce l’Istituto per il Medioevo, in quanto era stato collocato in un altro complesso. Inoltre, il Comune di Roma nel 2006 ha restaurato due grandi spazi contingenti destinati all’Archivio capitolino, questi spazi però sono tutt’ora inutilizzati. L’opposizione politica si è schierata dalla parte dell’Istituzione sfrattata sollecitando l’intervento della Raggi ad una soluzione diversa rispetto alla richiesta inviata pochi giorni fa.

Iole Di Cristofalo
Iole Di Cristofalo
Articolista e web copywriter