Lei se ne va, storie del disagio mentale (Lupo editore). Con prefazione di Don Luigi Ciotti

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Le mura da abbattere non sono solo quelle visibili dei residui manicomiali o quelle camuffate di alcune residenze protette; le più difficili da abbattere sono quelle culturali della sordità e dell’apatia emotiva, della superficialità e della disattenzione, del pregiudizio e dell’indifferenza.

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Antonella è un’infermiera tirocinante presso l’unità di igiene mentale di un ospedale emiliano; dialogando con un ragazzo, diventato anoressico per amore, scopre gli abusi patiti e altri intimi traumi. Gloria, una madre-coraggio, vive quotidianamente la sofferenza della figlia affetta da disturbi psichici. Ciccio, ragazzo con la passione per i Beatles, inveisce contro il suo idolo Paul McCartney, reo di non dividere i suoi guadagni con lui. La Nuova Cucina Organizzata, il cui nome sbeffeggia l’organizzazione mafiosa di Raffaele Cutolo, abbatte definitivamente recinti e pregiudizi, e genera un originale ricongiungimento umano attraverso il cibo. Queste e tante altre sono le testimonianze di un micro-universo quasi sconosciuto in cui pazienti, medici, parenti, operatori, si raccontano dando corso a un’opera che oltre a descrivere minuziosamente il disagio mentale, s’impernia sull’utilità dell’ascolto.

“Ascoltando, ascoltarsi”… vuol dire concedersi un’altra occasione esistenziale. Storie varie e diverse del disagio mentale, pur provenendo da un’attenta osservazione professionale, si fonda sulle proprietà del racconto. La vita delle persone in difficoltà emerge sotto la luce della loro stessa parola generando due benefici: la reintroduzione del soggetto in un panorama di socialità, di crescita, di emotività, e la nascita di una letteratura che oltre a sdoganare un mondo non facilmente penetrabile, si autodetermina come documento di indubbio valore. Gli uomini ritornano tali attraverso l’annientamento di tutti quei recinti di settore edificati sull’errata convinzione che il paziente, prima ancora di ricevere delle cure, debba essere allontanato dal suo contesto, debba essere represso perché pericoloso per sé e per gli altri, debba quindi trovare unica guarigione nella segregazione. Sugli insegnamenti di Franco Basaglia, si sviluppano delle vere e proprie sfide esistenziali che affondano le loro radici prevalentemente in meridione, proprio nei luoghi ritenuti riluttanti all’attuazione. Avviene, dunque, una sfida nella sfida. Ogni storia possiede il suo bagaglio di emotività lunga quanto un passato di silenzi, ogni storia ha una sua unicità e, insieme, la proiezione del riscatto.

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Accanto alle storie dei singoli, vi è la storia delle strutture preposte alla reintegrazione degli stessi, ampie famiglie in cui i confini di ruolo si sciolgono a favore di un comune cammino riabilitativo: la Comunità di Monticello e la Nuova Cucina Organizzata ne sono esempio. E’ un libro sapientemente strutturato per una più vasta accessibilità ad un tema che in passato ha patito troppo i tecnicismi accademici. Ogni lettore avrà la possibilità di addentrarsi in un contesto analitico delicatissimo, senza rinunciare all’autenticità di una narrazione diretta, esplicita, cardiaca, semplice nella sua originalità.

LEI SE NE VA a cura di Gloria Gaetano e Manlio Talamo prefazione di don Luigi Ciotti

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In libreria per Lupo editore