Lunedì 16 novembre 2015 alle Iene, trasmissione televisiva di Italia 1, è andata in onda un reportage sull’eroina e sulla creazione di un programma di recupero particolare in Svizzera per aiutare i tossicodipendenti ad uscire dalla dipendenza che questa droga crea.
Il reportage parte da un’intervista al centro Binario 9, in cui viene permesso – a chi fa utilizzo di eroina – di drogarsi liberamente all’interno di questo edificio, sotto la supervisione di medici che controllano che queste persone non facciano un eccessivo uso della sostanza in questione, la quale potrebbe portare al rischio della vita per overdose. Inoltre, a Ginevra, tale struttura è stata creata anche ai fini di evitare di avere persone sotto effetto di stupefacenti in giro per la città di notte, che, oltre a mettere in pericolo i cittadini, sporcano la città con i rifiuti – quali siringhe – considerate pericolose vista la possibilità di trasmissione di HIV.
Tuttavia, la parte più scioccante del reportage è la scelta della Svizzera di permettere – all’interno dell’Università di Ginevra – di fare un programma di recupero per le persone con problemi di tossicodipendenza seri, i quali non sono riusciti – grazie a più di un centro di disintossicazione – a superare il problema. Infatti, i medici dell’Università di Ginevra sono partiti dal fatto che l’eroina pura al 100% è una medicina e non una sostanza stupefacente in grado di logorare a livello fisico e cerebrale chi ne fa uso.
L’eroina nasce nel 1874 per opera della Bayer con lo scopo di curare il raffreddore e, in seguito, con la scoperta della sua efficacia terapeutica, se ne espandono gli scopi; fino a quando ci si è resi conto della dipendenza creata da questa medicina. Infatti, il Dottore Gerard Calzada Ribalta (Medico Capo della Clinica Servizio Dipendenza),dichiara: “L’eroina crea più dipendenza di qualsiasi altra droga e anche delle sigarette.”. Inoltre, bisognerebbe soffermarsi sul fatto che l’alcool e le sigarette sono legali in tutti i paesi del mondo, però è scientificamente testato che facciano male alla salute e portano alla morte più dell’eroina, la quale è illegale. Questa, tuttavia, se pura avrebbe delle capacità farmaceutiche. Per questo motivo la Svizzera giustifica la sua scelta di curare la dipendenza da eroina attraverso l’eroina. Infatti, ai tossicodipendenti, che vanno nella struttura apposita dell’Università di Ginevra, viene somministrata una dose giornaliera di eroina pura al 100% per aiutarli a superare la loro dipendenza ed a integrarsi nella società evitando che muoiano. Come viene spiegato dal Dott. Calzado Ribalta, l’eroina che viene venduta sul mercato nero è pura solamente al 15%, il restante sono resti di altre cose dannose per la salute come pezzi di intonaco, terra e calmanti. Sarebbero proprio queste a creare dei danni irreversibili alla salute.
Si stima che a livello internazionale le persone che fanno uso di eroina sono 9,2 milioni circa e in Italia 3 abitanti su 1000 ha assunto in vario modo l’eroina e 1 su 1000 quotidianamente. Per questo da alcune persone arriva la provocazione sulla necessità di controllare maggiormente il mercato nero dell’eroina, evitando che vengano vendute delle sostanze nocive, partendo dalla considerazione che quello dell’utilizzo dell’eroina è un problema sociale mondiale difficilissimo da bloccare vista la sua espansione. Bisognerebbe valutare quanto sia giusto arrendersi e scegliere di curare i tossicodipendenti con la stessa sostanza che li ha portati a stare male.